Risotto ai porcini e fiori di zucca

Ingredienti x 4 p
280 g riso
300 g porcini
½ scalogno
50 g burro e poco olio evo
1 bicchiere vino bianco
10 fiori di zucca
Brodo q.b.
Sale, pepe q.b. 
Preparazione 
In un tegame alto rosolare lo scalogno tritato nel burro e poco olio, aggiungere i porcini puliti e tagliati a fettine grosse e lasciar rosolare a fuoco vivo. Aggiungere il riso, bagnare col vino, mescolare e sfumare.
Nel frattempo pulire i fiori eliminando pistilli ed escrescenze laterali, lavarli, farli sgocciolare su un canovaccio pulito, tagliuzzarli grossolanamente e tenerli da parte.
Versare il brodo bollente poco alla volta e portare il riso a cottura, sempre mescolando, salare e pepare. Poco prima di spegnere aggiungere i fiori di zucca. Mescolare ed impiattare decorando con un fiore lasciato da parte.

A. Passeggio Gentile 16 set 2020

“Padrenostro”: una fiction per il cinema …

Il film di questo weekend lascia soddisfatti per metà. La storia, negli anni Settanta,  di un’amicizia tra due ragazzi cresciuti in modo molto diverso: uno ha assistito all’attentato al padre, l’altro appare come un fantasma da esperienza diversa. L’amicizia tra ragazzi nasce sempre spontaneamente, con innocenza e trasporto, inconsapevole degli eventuali sviluppi. Il film pone l’accento sulla famiglia, sulla comunicazione tra genitori, tra genitori e figli e, in particolare, tra un padre apparentemente burbero e preso da responsabilità e un figlio che per lui stravede e tra una madre che dal figlio riceve un rapporto più freddo (a memoria: a un certo punto lei gli chiede: “Perché fai così con tua madre?” e il ragazzo risponde “Perché non sei un padre”). Il film biografico, dedicato dal regista Claudio Noce. al padre vicequestore sfiora il problema del terrorismo, guarda ai rapporti umani, scappa dall’approfondimento delle conseguenze di un attentato, volando alto, facendoci vedere belle scene, primi piani intensi o ascoltare una colonna sonora buona, ma con inserimenti furbeschi di canzoni famose dell’epoca ma non scende nella disperazione e nei problemi reali, psicologici e sentimentali. Una commedia che racconta comportamenti e preoccupazioni di una qualsiasi famiglia. Due stelle brillano: le interpretazioni di Pierfarncesco Favino, sempre più maturo ed esperto, e di Barbara Ronchi, vera mamma con le sue espressioni di preoccupazioni e affetti. I ragazzi, Mattia Garaci e Francesco Gheghi, sono ben guidati e possono avere futuro nel cinema. L’autore comunque non fa partecipare lo spettatore in maniera coinvolgente come avviene in genere in una sala cinematografica, ma raccontato una storia da salotto di casa davanti a una fiction in TV.

da internet

Ren Hang, un artista, un poeta …

Cosa fare? Consultato il post “Tempo libero & prezioso” in questo blog, siamo andati alla Galleria Sozzani a Milano. Quella che abbiamo visto nel weekend non è una solita mostra di fotografie, ma è una mostra di fotografie belle, innovative, fantasiose, difficili da fare e un po’ difficili da vedere. Giochi di posizioni e colori di corpi umani, nudi perché, come dice Ren Hang, l’autore, “gli esseri umani vengono al mondo nudi, quindi il corpo nudo rappresenta la versione originaria delle persone. Fotografando nudi, si coglie l’esistenza più reale ed autentica”. E così, con le sue compatte da 35 mm, omaggia l’uomo, la bellezza, la sessualità, la vulnerabilità e la forza … La mostra è accompagnata anche da suoi pensieri, spesso pessimisti, anche realisti, poetici… “Ogni persona è improvvisamente come un’enorme ferita” o  “Amore ti sto guardando sempre preoccupato che tu possa scomparire. Ti sto abbracciando sempre preoccupato che tu possa scomparire. La luna non scomparirà. Il sole non scomparirà” oppure “Il mondo si sta ingrandendo. O sono io che mi sto rinchiudendo”. Cinese, osteggiato nel suo Paese, conosciuto in tutto il mondo … Qui sotto un esempio delle sue foto (avendo escluso quelle più … “delicate”. (Per ingrandire le immagini, cliccarci sopra …)