Certo, ho pensato che il nuovo Governo fosse differente dagli altri, in meglio. Con grandi professionisti esperti delle varie materie da amministrare, senza i professionisti della politica che sono lì a mescolare le carte.
Certo, ho ancora ideali e credo nei valori: l’accozzaglia da sinistra a destra mi ha dato nausea, ma la minestra servita questa è.
Certo, ho visto il futuro nella figura monumentale di Draghi, un patrimonio dell’Europa col premierato in Italia.
Certo, ho creduto in un cambiamento molto serio e nelle novità. Poi il primo DPCM, ancora un DPCM, e una Conferenza stampa con un Premier dietro le quinte.
Certo, il Covid non molla ma neanche gli appassionati dei colori e le zone diventano quadri di Picasso e va di moda persino l’arancione … scuro.
Certo, una svolta almeno nei tempi di preavviso di chiusure l’aspettavo per le scuole, per i commercianti, per le persone. Poi si permette che la Lombardia passi in 12 ore da un colore all’altro.
Certo, ho sognato tutti gli italiani vaccinati entro l’autunno, gli ospedali più efficienti ed efficaci, i banchi a rotelle utilizzati e non ammassati nei depositi, la banda larga funzionante dove c’è e messa dove non c’è.
Certo, ho sempre pagato le tasse, i bolli, l’IMU, la TARI, le multe e mi accorgo di essere un emerito cretino, perché anche il Governo delle novità, pare voglia annullare i debiti di chi non ha pagato.
Certo, da ragazzino sento promettere la guerra agli evasori fiscali e ora che ho la barba bianca sento le stesse promesse e mi chiedo, a parte i controlli a sorpresa di Monti a Cortina, quale Premier abbia mantenuto la parola.
Certo, è presto per giudicare, il tempo deve avere il suo corso e i conti si fanno più in là, ma, amici miei, permettetemi di essere critico, sperando che le osservazioni di un qualsiasi cittadino come io sono, possano svegliare l’attenzione della “maggioranza silenziosa” e attirare l’attenzione di qualche politico serio. Se ancora ne esiste qualcuno!