Certo, sono arrabbiato: se è vero ciò che ho sentito, ovvero che al Mottarone la funivia era utilizzata nonostante il freno d’emergenza non funzionasse e la cosa fosse nota ai Responsabili che, per non perdere i guadagni domenicali, hanno fatto finta di niente, allora, ancora una volta, devo gridare che viviamo in un Paese di “assassini”. Certo, sono arrabbiato: chi sbaglia, paga poco o niente mentre noi andiamo in giro con la paura che il ponte su cui siamo possa crollare, che il treno che ci porta al lavoro possa deragliare, che il bus si possa incendiare, che in strada possano aprirsi voragini, che una scuola appena costruita possa ammazzare i nostri bambini, che una giornata di relax possa trasformarsi in una giornata dell’orrore Certo, sono arrabbiato: ogni volta si proclamano discorsi e promesse giocando voti elettorali sui lutti di tragedie evitabili con manutenzioni serie e fatte con coscienza, ogni volta si creano con i bla bla bla specchietti per le allodole facendo vittime che subito vengono dimenticate. Certo, sono arrabbiato: quelli che ci governano, da sempre, hanno tanto a cuore le nostre vite, ad esempio spingendoci a farci vaccinare per vincere la battaglia col Covid mentre dall’altra parte fanno poco per vincere le battaglie per la nostra sicurezza in casa, in strada, nei luoghi di lavoro, per gli appalti onesti, per l’anticorruzione e infiltrazioni malavitose, per l’evasione fiscale, per la disoccupazione, per il futuro dei giovani e dell’ambiente, per i diritti di eguaglianza di tutti … Certo, sono arrabbiato e voglio reagire anche se ho una sola arma, finora: la libertà di votare, scartando politici di mestiere e parolai, chi le promesse le fa e le mantiene. Certo, è difficile, ma possibile.
Certo, sono arrabbiato …
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