Umile appello ai “Grandi” del bla bla bla …

Ieri sera in TV ho visto un film che mi ha commosso e mi ha fatto riflettere molto come genitore e come uomo vissuto per tanti anni in un mondo in continua evoluzione tecnologica che da un lato ha portato benessere, dall’altro ha rovinato la salute e tolto la vita a migliaia di persone per inquinamento dell’aria, delle acque, degli alimenti … Sono stato sensibile da sempre a questi temi e ho cercato e cerco, nel mio piccolo e nelle mie possibilità, fin da ragazzo, di rispettare gli altri, le cose e l’ambiente sia per educazione familiare sia per le regole sulla sostenibilità ambientale e la qualità della vita . Di promesse ne ho sentite tante, dai leader dagli Anni ’70 in poi fino ai “bla bla bla” amplificati dalle lotte di Greta Thunberg, ma di concreto non è mai stato fatto niente, nessun impatto, non dico risolutivo, ma di rottura di certe supremazie industriali, politiche e finanziarie … La sensibilità è cresciuta negli ultimi anni tra i giovani e qualche padre preoccupato per il futuro di figli e nipoti, ma a livelli “alti” solo chiacchiere. Ho avuto la fortuna di lavorare, con passione, in tanti campi e poi come Responsabile Qualità e Ambiente in una grande Azienda di telecomunicazioni, mi sono trovato perfettamente nel mio modo di pensare e ho provato sensazioni ed esperienze che mi hanno portato, anche seguendo Convegni e dibattiti, sempre più ad essere contro il menefreghismo di uomini verso altri uomini e sapere che clima e inquinamenti ogni giorno in tutto il mondo portano disgrazie, disabiità e morti mi fa soffrire, direi arrabbiare, con costante crescita. perché mi chiedo che fine hanno fatto, per esempio, gli accordi di Kyoto o quelli di Parigi … Finiti in “bla bla bla” …

Dicevo che ho visto un film … e lo dovrebbero far vedere ai Leader mondiali nel corso dei G20  o dei presenti alla COP26 questo “Il caso Minamata” del 2020, di Andrew Levitas, con Johnny Depp che racconta la storia vera vissuta, negli Anni’70, dalla popolazione di un paesino giapponese, dei soprusi industriali che portarono all’infelicità di centinaia di famiglie e delle prime lotte per la salvaguardia dell’ambiente e della salute, il tutto visto attraverso un fotografo della rivista LIFE, già testimone di fatti della Seconda Guerra Mondiale. Una raccomandazione: fate vedere ai Lor Signori anche i titoli di coda con le strazianti foto in una escalation mondiale di disastri!

Locandina da internet