Trascorrere un po’ di tempo svagandosi senza trovare quella comicità che ci si aspetta da Alessandro Siani. Un tentativo di far riflettere sul valore dell’amicizia che, però, rimane in superfice. Forse, trattandosi di una commedia non si poteva pretendere un esame psicologico interiore dei personaggi e tutto è stato mantenuto in alto, come un drone che passa sui fatti senza imprimerne le caratteristiche. Le premesse erano buone: l’argomento “amicizia” che ai tempi dei social risulta essere un numero di follower e basta, la solitudine, la voglia di vivere e un regista-attore che ha dato prove migliori, una giovane attrice, Matilde Gioli, che è in crescita professionale e un sorprendente Max Tortora che conosciamo come comico-imitatore e scopriamo essere capace di interpretare altri personaggi, anche seri e profondi,che ci ha ricordato un Alberto Sordi nella sua maturità artistica. Appena sfruttata la comicità di Maria Di Biase che in un film di svago può dare molto di più. Buona la fotografia e le location di una bella Ferrara, trascurata, in genere, dal cinema. Colonna sonora non da lasciare ricordi. Forse anche per Siani, come molti altri registi comici è arrivata un po’ di stanchezza e, per il momento, lo preferiamo nei monologhi televisivi o a teatro.
Tramite Amicizia: occasione sprecata.
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