Ho atteso che passasse il terzo giorno: lui, l’Unto del Signore, sarebbe stato anche capace di resuscitare, e allora racconto un sogno che ho fatto.
L’ho visto uscire con la bandana e una chitarra sottobraccio, fischiettando, e, salito sulla torre di Cologno Monzese, ha fatto un salto di nuvola in nuvola, è arrivato lassù, accolto da Santi e Beati, tra ali di angeli materializzati in bellissime nipotine di Mubarak che saltellavano e battevano le mani.
San Pietro, custode attento e severo, ha esaminato il suo curriculum di imprenditore capace, politico come tanti, statista ad anni alterni, faccendiere a tempo pieno, reo pluriprocessato assolto, prescritto, condannato da una Giustizia che ha sempre offeso, un carattere allegro, un simpaticone cantante da crociere, un barzellettiere e gaffeur pronto in ogni evento importante o meno, un creatore di TV commerciali a cultura zero e programmi spazzatura, un donnaiolo come pochi, un proclamatore di promesse mai mantenute e tante mantenute oltre a mogli più o meno ufficiali … Un curriculum ben più lodevole di un qualsiasi politico italiano.
San Pietro, con le chiavi della Porta Santa, mani tremanti per l’indecisione, ha chiesto aiuto al suo Capo che gli ha detto: << Pietro, fallo entrare: vogliamo divertirci si o no?>>
Il pescatore, primo Papa di una Chiesa che perdona e omaggia nel gran Duomo di Milano questo Cavaliere Oscuro, un po’ Mao Tse Tung e un po’ orso Yogi canterino, ha risposto: <<Qui abbiamo tanti comici veri come Totò, Troisi, i De Filippo, Nino Taranto e Fabrizi, Panelli e Bice Valori, la Vitti … e poi cantanti, istrioni del palcoscenico TV e cinema, perché aggiungere uno che può portarci solo volgari litigi e grida dai vari Forum, Uomini e Donne, Amici, Isola dei Famosi, Grande Fratello … perché devo aprire questa porta? >>
E il Capo: << Pietro, tu ormai sei vecchio e stanco, vedi il mondo all’antica, hai tradito me tre volte … non pensi che è venuto il momento di andare in pensione e farti sostituire da uno moderno e capace che ha tradito non uno, ma milioni di italiani? >>
Pietro: << Obbedisco, Padre. Facciamo spazio a questo vanaglorioso che si spacciava come figlio tuo e si faceva chiamare Papy o nuovo Salvatore , ma promettimi che, se per miracolo e col tuo zampino, verrà realizzato quel Ponte sullo Stretto, non sia chiamato Ponte di “Messia” perché lui farebbe mettere la sua effigie su ogni pilone, tra feste milionarie e bunga bunga >>.