Ferzan Ozpetek non finisce di stupire e ci regala una storia di donne per le donne e di lezioni per gli uomini. Tutto ruota in un atelier di costumi teatrali e cinematografici dove un gruppo di donne intrecciano le loro vite col lavoro, con ognuna di loro e con i loro problemi familiari. Appassionate per il loro lavoro, sanno regalarsi ritagli di tempo fatto di sorrisi che come raggi di sole appaiono tra le nuvole di problemi sentimentali, economici, violenza tra le mura di casa, necessità di raggiungere obiettivi appaganti per se stesse e per l’impresa per cui lavorano. Il regista ha scelto un cast gigantesco con interpreti che raggiungono elevati livelli di recitazione e che qui non possiamo elencare perché la lista sarebbe lunghissima e neanche sappiamo creare un ordine di bravura perché ogni personaggio, più o meno presente, è stato ben caratterizzato da attrici e attori d’esperienza e scelti con attenzione “chirurgica” da Ozpetek che ha creato tanti “costumi” caratteriali, psicologici e artistici che vestono a pennello il suo stupendo cast. Colpisce la colonna sonora e le canzoni scelte e piacciono i primi piani e i giochi di luci e ombre, di realtà e speranze. Questo “Diamanti” è un film prezioso per l’arte del cinema ed è una rivincita sui filmoni all’americana, stringendo per mano gli altri due film italiani di questi ultimi mesi: Parthenope e Napoli – New York. Ne siamo fieri.
Diamanti: un film prezioso
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