Tutte le feste vanno via. Portiamo su le scatole per sistemare albero e presepini … e oggi togliamo questa roba ingombrante da mezzo, risistemiamo la sala … Un ciclone. A Natale cosa cuciniamo? Andiamo fuori così non ti stanchi, siamo stati invitati problema risolto. E a santo Stefano dobbiamo comunque pensarci e cerchiamo sul nostro blog le ricette di Chef Casalinghi Pensionati ma no: siamo stati invitati. E che è? L’anno della beneficenza? Vabbè ma c’è ‘o cenone ‘e Capodanno, corsa alla ricerca d’o capitone, dei roccocò e mostaccioli perché la tradizione va rispettata: se poi l’anno prossimo non ci sono più almeno li mangio per l’ultima volta … Andiamo io e te a ristorante già devi preparare per domani Primo dell’Anno … e le cose che abbiamo comprato le mangiamo domani domani verranno tutti da noi e siamo contenti e mangiamo tutti insieme come dice il proverbio poi a Pasqua si vedrà. Ma che mangiamo! Già le abbuffate del Natale hanno intasato perciò ‘o capitone è stato congelato a pezzi e verrà gustato quando le papille si libereranno e i dolci li mangeranno i ragazzi, quelli invece sono più gonfi e nauseati di noi, tutto resta nei vassoi e si nascondono dietro facce da dieta, vegetariani, salutisti: mica vogliamo, diventare come voi. A Capodanno però desidero un pranzo tradizionale partenopeo, non quello da cento portate che non ce la faccio più ho lo stomaco delicato, ma almeno i piatti fondamentali … la mia signora fa i muffin, i canederli, il polpettone di lenticchie … L’insalata di rinforzo? A quella non rinuncio e la si fa: resta in frigo, tanto si conserva … Metti la tovaglia trova i segnaposto togli la tovaglia conserva i segnaposto non si sa mai … Le luci al balcone accese sono già spente, le batterie: comprate dai cinesi eppure erano Durac … forse pezzotti certamente pezzotti e togliamo le luci dal balcone. La Stella di Natale rimane al centro tavola ma i petali rossi sono già neri teniamola un po’, la trasferiamo sul terrazzo e si riprende e io mi riprendo sul terrazzo per ossigenarmi da veleno di caloriferi al massimo e io mi riprendo gelato ché il terrazzino non è certo sauna e da Babbo Natale mi ritrovo Pupazzo di Neve. Arrivata la Befana, viva la Befana porta scopa per pulire e carbone per punire e non siamo andati al Corteo dei re Magi per non veder soffrire i quattro-cinque personaggi e animali esotici infreddoliti con l’elefante che fa starnuti a destra e a manca. Mancano giorni a Natale ma a settembre panettoni esposti nei supermercati oggi in svendita son finite le Feste il 7 gennaio la pioggia lava il cervello dallo stress di fine Anno e lo specchio riflette più rughe e pance a mongolfiera mentre a pallone il primo Torneo dell’anno lo prende il Milan e il cielo è più nero che azzurro … Si ricomincia col solito tran tran il tram dei desideri di regali utili, delle attese di auguri sinceri, frutto originale di amici e parenti, delle letterine di buoni propositi, quel tram è passato e alla fermata restano post riciclati su whatsapp, foto sui social di luminarie, piatti ingoiati, persone raggianti, piazze affollate e fuochi d’artificio vietati con la sicurezza che controlla ma cosa controlla … solite promesse di chi governa con ignoranza, diminuiscono i disoccupati, le tasse, aumentano le pensioni, altre prigioni come in Albania e il Ponte dei desideri mai desiderato. Questo post scritto di getto oggetto del sorso di spumante assaggiato dopo il pezzetto di panettone a mezzanotte con lo scandire dei secondi mancanti al Nuovo Anno che come ogni anno sarà migliore del precedente anno qualcuno ci prende per l’ano chissà perché gli astrologi hanno seguaci …Tutta questa follia da settembre a oggi ha forse un perché ma perché per chi chissà chi lo sa. Mah.
Più e Meno. Più o Meno.
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