Pubblicato oggi su QuiArese:
05 febbraio 2015 – Col maltempo, conviene girare tra le righe di QuiArese e fare un commento Più o Meno sulle ultime notizie. Guardiamo alcuni titoli o argomenti.
Nuove regole per riprendere i lavori consiliari. In un primo momento, il titolo fa pensare a una ripresa dei lavori delle strade principali di Arese, poi ci si ricorda che i lavori non sono ancora iniziati e ci si tranquillizza… Si tratta di una regolamentazione per fare video o foto durante le riunioni.
“Divorzio lampo” anche al nostro Comune. È pensabile che, a differenza delle riunioni consiliari, chi voglia ricordare il giorno del divorzio, possa girare video e far scattare i flash per le foto di rito senza avere pesanti richiami. Lampi… senza tuoni.
Ponte, sindaci chiedono intervento prefetto. Si spera che il “Ponte” sia quello di Passirana, di cui è prevista la chiusura nei prossimi giorni, e non anche quello per Lainate oppure quello di Terrazzano… Meno male che i sindaci hanno chiesto aiuto al prefetto: cosa potrà fare non lo sappiamo, ma se si deve mettere a braccia aperte tra un lato e l’altro dell’autostrada e visto che ce n’è uno solo, dobbiamo supporre che ad Arese non saranno tagliati tutti i ponti!
Scuole: caccia ai fondi e ristrutturazioni. Si sta procedendo con la tinteggiatura delle scuole ed è aperta la caccia al tesoro. Presto gli studenti dovranno, in base a indizi specifici, fare a gara per trovare le aule ancora da tinteggiare e vincerà il premio chi riesce ad arrivare a fine anno senza aver fatto un murales sulle pareti delle aule tinteggiate…
Defibrillatori in scuole e palestre comunali. Una proposta importante, cui bisognerebbe dare precedenza assoluta su altri impegni di spesa perché riguarda la salute di tutti noi e in particolare dei nostri ragazzi. Con più calma, poi, si potrà pensare di mettere defibrillatori presso gli uffici tributi, le banche che non aiutano a star bene ed anche all’ufficio Postale per le lunghe file che stremano anche un bue!
Expo, Città dei Motori… e pista prove Alfa. Giusto chiedere una sosta ad Arese del tour “Velocità e Lentezza”, progetto di avvicinamento a Expo che si propone di coniugare l’eccellenza motoristica a quella enogastronomica. Ci si chiede, però, quanto sia “veloce” la riapertura del Museo dell’Alfa in tempo per la manifestazione e, poi, se la “lentezza” della crescita, maturazione e stagionatura è riferita veramente ai prodotti della nostra terra oppure a ritardi dei mezzi di trasporto… per congestione di traffico.
Caos viabilità per Expo. Avevamo letto, poi, che sarà richiesto l’uso gratuito del telepass per gli aresini che usufruiranno del servizio autostradale. E chi paga in contanti o con Viacard perché non usa il telepass?
Disagi per i residenti dei Comuni interessati dall’evento mondiale. Probabilmente verranno distribuiti biglietti d’ingresso omaggio. Speriamo che non siano nominativi o vincolati perché in molti hanno già comprato i biglietti… Oppure potranno chiedere un rimborso? Campa cavallo…
Francesco Gentile Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese
Grazie, Alfredo. Penso che queste notizie siano molto utili ai miei Concittadini …
Su tutti gli argomenti che hai portato all’attenzione degli aresini posso commentarne solo uno, quello dei defibrillatori. Le statistiche danno un dato che fa pensare e preoccupare: ogni anno in Italia 60.000 persone muoiono in conseguenza di un arresto cardiaco, che in molti casi non è preceduto da alcun segno premonitore. Facendo due conti il numero citato rappresenta un caso ogni 1.000 persone. Ad esempio, quanti abitanti fa Arese? circa 20.000, quindi mediamente 20 aresini ogni anno muoiono per arresto cardiaco. Il defibrillatore, disponibile nelle immediate vicinanze e utilizzato, unitamente ad una corretta rianimazione cardio polmonare, da persona formata al suo utilizzo, potrebbe contribuire ad abbattere quel numero. Purtroppo in quei casi è necessario agire entro un numero piccolissimo di minuti, fino a 5 minuti con piccole percentuali di danni cerebrali, da 6 a 10 con percentuali crescenti del 20% per ogni minuto che passa. Ecco perchè è necessario fare partire prima possibile la cosiddetta catena della sopravvivenza, formata dal riconoscimento dell’arresto cardiaco, dall’allertamento corretto dei sistemi di emergenza (112 – 118), dalla rianimazione cardio polmonare (massaggio cardiaco e ventilazioni), dalla defibrillazione, dal trasporto presso struttura di pronto soccorso (ambulanza), soccorso medico avanzato (utilizzo di farmaci idonei).
da Facebook di QuiArese: Angela, Stefano Madella, Massimiliano Seregni, Federica Ciccia Fornaro