11 marzo 2015 n. 314 - Disegnato a mano al PC. Per ingrandire, cliccare sull'immagine
4 pensieri su “Un dubbio, quasi certezza …”
… e speriamo bene …
Continuo a pensare che i vecchi del PD non vogliono capire che il partito ha avuto la possibilità di essere gradito ad un elettorato esteso e variegato solo ed esclusivamente grazie alla leadership di Matteo Renzi. I capricci, tentativi di ultimatum ridicoli, interviste tendenti al denigratorio nei confronti del vertice del partito, nonché Presidente del Consiglio, non sono che un aggrapparsi a brandelli della precedente pelle che, come la muta di un serpente, sta scivolando per lasciare il posto alla nuova e più moderna identita del nuovo PD, attualmente con lo stesso nome del precedente ma indubbiamente diverso. Le frange nostalgiche delle vecchie ideologie dovrebbero a questo punto effettuare una scelta, o aiutare nel cambiamento o staccarsi e radunarsi all’estrema sinistra, magari guidati da Vendola. Ci si dimentica troppo e troppo spesso che i politici sono li non per fare valere il loro pensiero, ma per fare valere il pensiero della gente che li ha delegati a rappresentarli, tutto ciò lavorando per raggiungere insieme obiettivi di crescita, sviluppo, miglioramento delle condizioni di vita (non dei politici ma della gente, dei cittadini). Nei passati decenni sono stati fatti errori incredibili, corruzione, peculato, mafie di ogni tipo, spartizioni, e altri errori che tutti possiamo immaginare. Tutti ora stanno raccattando i pezzi rimasti, sia la Lega, che gli altri partiti dei precedenti governi e tutti fanno gli schizzinosi sulle alleanze. Il bello è che non se lo possono permettere, pena non contare meno di niente. Io osservo che la maggior parte dei politici è più preoccupata della loro collocazione futura, del loro benessere che non la risoluzione dei problemi della Nazione. Quindi dico: lasciamo fare a chi si assume la responsabilità con forza e determinazione, nonostante che tutti, al di fuori della maggioranza (che non è nemmeno tutto il suo partito), gli remino contro, lo ostacolino in ogni modo, ricavando gioia da ogni suo fallimento e critiche da ogni suo successo. Eppure lui è solo un uomo, ha una cerchia di fedelissimi ma anche tanti assatanati che non si capisce bene se per invidia o per bastiancontrarietà hanno l’hobby di dire l’esatto contrario. E intanto, ma lentamente, si va avanti…
da Facebook, MI PIACE: Angela, Rita Sannino
Sta venendo al pettine il nodo della mancanza di una classe politica volta è capace alla quale si perdonava di non essere troppo onesta
… e speriamo bene …
Continuo a pensare che i vecchi del PD non vogliono capire che il partito ha avuto la possibilità di essere gradito ad un elettorato esteso e variegato solo ed esclusivamente grazie alla leadership di Matteo Renzi. I capricci, tentativi di ultimatum ridicoli, interviste tendenti al denigratorio nei confronti del vertice del partito, nonché Presidente del Consiglio, non sono che un aggrapparsi a brandelli della precedente pelle che, come la muta di un serpente, sta scivolando per lasciare il posto alla nuova e più moderna identita del nuovo PD, attualmente con lo stesso nome del precedente ma indubbiamente diverso. Le frange nostalgiche delle vecchie ideologie dovrebbero a questo punto effettuare una scelta, o aiutare nel cambiamento o staccarsi e radunarsi all’estrema sinistra, magari guidati da Vendola. Ci si dimentica troppo e troppo spesso che i politici sono li non per fare valere il loro pensiero, ma per fare valere il pensiero della gente che li ha delegati a rappresentarli, tutto ciò lavorando per raggiungere insieme obiettivi di crescita, sviluppo, miglioramento delle condizioni di vita (non dei politici ma della gente, dei cittadini). Nei passati decenni sono stati fatti errori incredibili, corruzione, peculato, mafie di ogni tipo, spartizioni, e altri errori che tutti possiamo immaginare. Tutti ora stanno raccattando i pezzi rimasti, sia la Lega, che gli altri partiti dei precedenti governi e tutti fanno gli schizzinosi sulle alleanze. Il bello è che non se lo possono permettere, pena non contare meno di niente. Io osservo che la maggior parte dei politici è più preoccupata della loro collocazione futura, del loro benessere che non la risoluzione dei problemi della Nazione. Quindi dico: lasciamo fare a chi si assume la responsabilità con forza e determinazione, nonostante che tutti, al di fuori della maggioranza (che non è nemmeno tutto il suo partito), gli remino contro, lo ostacolino in ogni modo, ricavando gioia da ogni suo fallimento e critiche da ogni suo successo. Eppure lui è solo un uomo, ha una cerchia di fedelissimi ma anche tanti assatanati che non si capisce bene se per invidia o per bastiancontrarietà hanno l’hobby di dire l’esatto contrario. E intanto, ma lentamente, si va avanti…
da Facebook, MI PIACE: Angela, Rita Sannino
Sta venendo al pettine il nodo della mancanza di una classe politica volta è capace alla quale si perdonava di non essere troppo onesta