7 pensieri su “Sentenze e parole …

  1. Benvenuto Mike! Ho l’impressione che in tempo di crisi tutti i politici, di qualsiasi partito, erano d’accordo per la Legge Fornero del Governo Monti che vollero per fare riforme dolorose e serie che in anni precedenti non avevano mai avuto il coraggio di fare e Renzuccio è uno di quelli. Poi è successo che i tecnici sono stati talmente tecnici che hanno guardato ai numeri e non alle implicazioni umane, anche se le lacrime dalla Fornero, secondo me non false, facevano capire che sulla strada avrebbero lasciato “cadaveri”. Il problema che non ci furono grandi oppositori, né i Sindacati fecero la rivoluzione … Tutti avevano paura dell’Europa e pensavano a salvarsi il c..o

  2. A parte che Renzi, ancora sindaco di Firenze, era sostanzialmente d’accordo con la riforma Fornero, quello che fa più incazzare è quando lui ha affermato “noi stiamo mettendo riparo a danni fatti da altri”, senza aggiungere che negli altri sono compresi anche tutti i parlamentare del suo partito, parlamentari che gli garantiscono la maggioranza senza la quale lui non potrebbe nè porre rimedio (si fa per dire, visto che la soluzione proposta è, a mio parere, anch’essa anticostituzionale) a quella schifezza di riforma sulle pensioni e relativa legge di stabilità, nè tanto meno stravolgere la costituzione e calpestare i diritti dei lavoratori (rif. al Jobs Act).
    Diverso sarebbe stato se lui fosse arrivato al potere, non per mezzo di complotti di palazzo e dei poteri forti (leggasi TROIKA + Confindustria+Napolitano), ma attraverso un voto espresso democraticamente da noi cittadini.
    Invece, condivido la tua proposta riguardante il pagamento degli arretrati a tutti i pensionati attraverso l’emissione di BOT e/o BTP o tramite contanti corrisposti a rate dilazionate in 4 o 5 anni .

  3. da Alfredo a Gianni via mail: E’ un’ottima soluzione, darebbe un segnale forte di coerenza con quanto uno Stato deve ricevere e dare quando la sentenza sia stata pronunciata, nello stesso tempo i titoli di stato sarebbero una buona forma di risparmio che non causerebbe certo la corsa alla riscossione, vista la tipologia di pensionati. Io, per esempio, li considererei una forma di investimento per i figli o per i nipoti, nei momenti critici, per i loro studi, per aiutare a risolvere problemi finanziari. E’ un’idea migliore della rateizzazione, li spenderemmo magari inutilmente se dati in questo modo. Ottima idea quella dei BOT o similari!

  4. Alfredo, i limiti ci devono essere, ma studiati e ben ponderati! Importante è non considerare PENSIONI D’ORO quelle come le nostre che per pochi euro ci tengono fuori da tutti i bonus, esenzioni, riduzioni, ecc ecc … Se ho capito bene, dal 2016 ci saranno di nuovo le indicizzazioni ma non per le pensioni 3 volte superiori a quella che l’ISTAT definisce come SOGLIA di POVERTA’ che è 780 euro (lordo). Vorrà dire che tra qualche anno, visto che questo indice si svaluterà e quindi salirà man mano di valore, la classe media cui apparteniamo, scenderà nella fascia medio-bassa, insieme a coloro che vedranno aumentare ogni anno la loro pensione. Ora siamo comunque soddisfatti e non ci serve nulla, ma se Dio vuole farci campare qualche decina d’anni in più certamente non potremo essere nello stesso agio e non potranno più chiamarci PENSIONATI RICCHI !!!!!

  5. Stiamo sentendo pareri più disparati, da chi pretende fino all’ultimo centesimo a chi si accontenta di quello che finora ha preso. Come potrebbe essere altrimenti? Le pensioni sono in grandissima parte molto basse, una piccola parte sono enormi e un certo numero, che rappresenta una percentuale modesta, permettono di campare senza eccessivi sacrifici. Però di questi tempi le pensioni servono per aiutare i figli a realizzare qualche loro progetto, a sgravarli di spese impreviste, a permettere loro di vivere con una tranquillità maggiore, sapendo che i genitori all’occorrenza ci sono. E queste occorrenze capitano sovente.
    Ascolto tutti e tutti a loro modo hanno una parte di ragione. Purtroppo non possiamo incidere sulla decisione finale, dobbiamo solamente subire, al massimo fare ricorso. Ovviamente io sposo l’idea dell’occhio per occhio, dente per dente, cioè se lo Stato ha un credito nei miei confronti pretende fino all’ultimo centesimo e al massimo mi dilaziona, senza esagerare con i tempi. Quindi anch’io pretenderei la restituzione di quanto ci è stato tolto, integralmente, magari dilazionando l’importo in rate. Infine credo che forse riuscirò per il rotto della cuffia ad essere nello scaglione che prenderà una minima una tantum, visto che viene posto un limite oltre il quale non si acchiappa nulla. Piuttosto non ho ben capito se almeno vedremo la nostra pensione incrementarsi di una qualche, anche se pur minima, quota mensile, per effetto della sentenza della Consulta. Non prendere nulla di aumento mi farebbe arrabbiare molto di più.

  6. renzi sta commettendo degli errori soprattutto nella riforma della scuola, ma riguardo a questa questione dei pensionati si è ritrovata una patata bollente di cui non ha alcuna responsabilità. quelli che adesso sbraitano di più sono colpevoli di aver votato o avallato (sindacati) quella manovra.
    Personalmente avrei adottato una soluzione diversa e cioè questa: dal 2016 avrei adeguato tutte le pensioni agli indici istat dal 2011 e per quanto concerne gli arretrati li avrei pagati in bot a 5 o 10 anni a seconda delle pensioni. questo avrebbe dato il tempo di reperire le risorse in quanto la gran parte di quello che occorre serve a coprire gli arretrati. che ne pensate

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