Pubblicato oggi su QuiArese:
28 maggio 2015 – Bel tempo e voglia di muoversi… Arese è una delle poche Città dell’hinterland milanese che ha tanto verde e offre varie piste ciclopedonali. Negli ultimi giorni, poi, i chilometri a disposizione degli appassionati sono in crescita e lavori in corso fanno capire che, a breve, ce ne saranno ancora tanti altri. Intorno alla nostra Città, poi il Parco delle Groane offre percorsi che, in alcuni tratti, sono veramente belli e molto tranquilli, basta pensare alla pista lungo il canale Villoresi e, da qualche giorno, a quella che dal laghetto Fametta di Santa Maria Rossa a Garbagnate Milanese (Foto 1) segue la Via d’Acqua che riforniscono Expo e porta al territorio di Bollate. Abbiamo provato questo percorso partendo dal centro di Arese, a piedi. L’attraversamento della Varesina, usando il ponte vicino al supermercato e poi il passaggio per evitare la pericolosa uscita di auto dal tunnel di Santa Maria Rossa e la pista verso il lago Fametta, dove si imbocca la nuova pista lungo la Via d’Acqua (Foto 1). Ci sono angoli carini, il canale ha delle cascatelle che, col caldo, danno una netta sensazione di fresco, in attesa che cresca qualche alberello. Territorio di Bollate (Foto 2) e passaggio davanti Villa Arconati che offre un momento “artistico” e abbiamo potuto ammirare le nuove aiuole attraverso i cancelli (Foto 3), poi verso Bollate, sbucando sulla Varesina, con l’ultimo tratto ancora in lavorazione e dove stanno mettendo in funzione un semaforo per l’attraversamento. Qui, purtroppo si è all’incrocio con auto in coda e smog, la vista non è bella: incombe la struttura dello stabilimento chimico, poi si continua lungo la Via d’Acqua a sinistra del canale scolmatore, con la nuova pista che porta direttamente ad Arese in via Montegrappa, dove entrerà un funzione un semaforo per l’attraversamento verso il ponte, ancora da finire, sull’autostrada dei Laghi che porterà verso Expo.
Tanti Più, allora. Ma anche qualche Meno: con maggiore attenzione, si poteva evitare di far passare quest’ultimo tratto accanto alla discarica, probabilmente non immune da esalazioni o, almeno, da cattivi odori (Foto 4). L’alternativa? Da via Montegrappa, l’attraversamento avrebbe potuto portare sulla sponda destra del canale scolmatore e da qui verso il Laghetto Morganda per poi girare a sinistra sul costruendo ponticello sul canale e quindi verso il ponte per Expo. Basta un pizzico di zucchero e la pillola va giù!
Francesco Gentile Questo articolo può essere commentato sulla pagina Facebook di QuiArese
Tutte le EXPO hanno lasciato qualcosa di importante alle città che le hanno ospitate … Noi ci accontenteremo del Palazzo Italia oppure, cosa che mi ha fatto morire dal ridere, il ponte sull’autostrada dei Laghi che Maroni, il Governatore Lombardo, ha definito come la “Tour Eiffel di Milano” …. Hi Hi Hi Hi …
a Michele: … se fin da ragazzo non avessi avuto quella negazione alla politica che ora è di moda per tanti …
Foto molto belle, descrizione del paesaggio, come pure dei giudizi espressi sui tanti più e i poco meno, più che perfetto! Penso che saresti potuto essere un ottimo assessore all’urbanistica del Comune di Arese.
anch’io avrei preferito un expo scientifico- tecnologico. ti ricordo , ma credo di averlo già fatto, che all’expo di parigi del 1900 (credo), partecipò l’alessandro volta, tua scuola, e vinse una medaglia per ciò che aveva proposto
No, Gianni. Sei attentissimo, invece: non ci sono ancora andato. Passandoci spessissimo, mi ero reso conto (e l’ho scritto più volte) che erano indietro con i lavori e quindi ho deciso di andare più in là visto che giorno dopo giorno stanno ancora finendo qualcosa. Corro, però, il rischio che aumenterà l’afflusso … Pensa che addirittura la Regione Lombardia ha deciso di finire i lavori per i propri uffici a spese proprie, mentre Bergamo ha minacciato di non pagare la rata perché non hanno ancora uno stand proprio e la Sicilia ha minacciato di andarsene perché non hanno ancora la sede di rappresentanza e stanno invitando i buyer direttamente in Sicilia per contrattare … le infrastrutture stradali non sono tutte complete e molte piste ciclopedonali sono ancora da fare … Al momento non c’è il pienone previsto e come ho scritto il parcheggio di 11 mila posti di Arese, costato un capitale, è vuoto … Comunque ci andremo qualche sera, per vedere i padiglioni e l’Albero della Vita illuminati e prendere un aperitivo o cenare … Angela è andata con i bambini della scuola: ovviamente hanno visto padiglioni più adatti a loro, lei dice che comunque è un evento e merita di essere visitato, specie per la bellezza estetica … Mauro e la moglie sono stati un giorno intero e sono riusciti, a piedi fumanti, a vedere forse la metà: ci sono file ovunque e per entrare ad esempio al Padiglione Italia occorre almeno 1,30 ore di fila … I prezzi delle cibarie sono elevati; ci sono street food, ma comunque più cari che fuori. I miei consuoceri anche sono stati un giorno intero e sono tornati a casa distrutti e visto solo una parte: avrebbero preferito un argomento diverso dall’alimentazione e agricoltura, ma dicono che vale la pena andarci. Anche io avrei preferito un EXPO tecnologica e innovativa, comunque fin da subito sono stato interessato alla manifestazione perché sono curioso e come ho scritto sul blog, già qualche anno addietro ho avuto modo di partecipare a Convegni su EXPO e su dopo EXPO: come saprai, dopo ottobre sul sito sparirà tutto (SIC!), padiglioni rasi a zero e rimarrà solo il Palazzo Italia e sul futuro si addensano nubi su cosa fare su quell’immenso terreno !!!! Vedila come una Grande Fiera.
Franco, ma sei stato a visitare l’expo? Volevo una tua opinione , forse sono stato poco attento e mi è sfuggita.
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