Un buco nell’acqua …

Cosa abbiamo fatto? Dopo mesi e mesi di attività domenicali, più o meno culturali, abbiamo deciso di recarci a visitare la mostra di fotografie “IERI OGGI MILANO” allo Spazio Oberdan a Milano. Tempo grigio, ma partiamo lo stesso. Lì, la sorpresa: il centro è chiuso, nonostante su siti e su giornali c’era scritto aperto sabato e domenica … Vatti a fidare! Ma forse oggi non è domenica, ma una giornata particolare. Decidiamo di fare due passi in Corso Buenos Aires, io per fare un po’ di moto, la mia “cara” consorte sperando di fare qualche acquisto … Un temporale si è scatenato su Milano … Ci siamo rifugiati in un grande magazzino: io contento per usufruire della toilette, la mia “carissima” consorte sperando di fare qualche acquisto …  Realizzati i nostri sogni in parte: pipì eseguita, acquisti falliti (con mio sospiro di sollievo …), siamo usciti speranzosi. Io desiderando tornare verso casa, la mia “supercarissima” consorte sperando di vedere in qualche vetrina qualsiasi cosa da comprare … Una grandinata si è riversata sulla strada e solo dopo molto tempo siamo riusciti a riprendere l’auto e tornare a casa … Pioggia per tutto il giorno. Umidità nelle ossa. Scarpe estive da buttare … con la mia “ipercarissima” consorte che già vede una prossima uscita dedicata al calzaturiero … Pomeriggio e sera lunghissimi da passare. Oggi abbiamo proprio fatto un buco nell’acqua, anzi nell’acquazzone!  

Un pensiero su “Un buco nell’acqua …

  1. Cosa c’è di più bello che rientrare sani e salvi, dopo un acquazzone/grandinata/alluvione al quale si è scampati, più o meno, pagando solamente lo scotto di un paio di scarpe estive, senza altri danni e senza acquisti frettolosi, rientrare a casuccia e mettersi in libertà, spiaggiarsi sul divano e godersi qualsiasi programma che ci trasborderà tra le braccia di Morfeo.

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