Dopo la lunga pausa estiva, oggi una camminata: non sentendomi allenato, sono uscito dicendo alla mia signora che avrei fatto un giro intorno casa. Sono arrivato al Laghetto Morganda e lì la grande tentazione: “Perché non andare a vedere l’inizio della pista ciclopedonale che lungo le Vie d’acqua arriva al sito EXPO?” Detto-fatto. Con un sole ostile, forte e accecante, mi sono avviato verso il ponte che attraversa l’autostrada dei Laghi … “Mi fermo? … Chissà cosa c’è oltre la fine del ponte …”. Primo messaggino della moglie: “Stai attento. Non sei in forma …”. E ancora avanti. “Torno indietro, a casa c’è attesa … ma cosa ci sarà dopo la curva lì in fondo? Si vedrà già il sito EXPO?” … E via … L’acqua del piccolo canale che porta energia per la vita di EXPO, fa compagnia e un po’ di idea di freschezza me la regala … Messaggino: “Tutto bene? Ti vengo a raccogliere?” … Ma vado un po’ più avanti … “Non c’è ombra … Fa troppo caldo … è ora di tornare … Ma cosa ci sarà dopo quella casupola?” E via … via … via … è tempo di tornare. Messaggino: “Caro, ma torni almeno per pranzo? Mi devo preoccupare?” … Cammino fino a trovarmi di fronte al primo insediamento dell’EXPO … La meta raggiunta … messaggino: “Il tuo silenzio, caro, mi fa pensare al peggio?”.
Con grande soddisfazione, torno verso casa, conoscendo il percorso da fare, senza indugi e senza domande. Quasi corro, mi sento rilassato mentalmente, il mio karma … In effetti, devo considerare anche il percorso per il ritorno, ma i circa 9 km sono alla mia portata … quando cammino tutti i giorni, durante l’anno, ne percorro anche 12-13 … Ce la faccio. Qualche muscolo reclama, la bottiglietta d’acqua è asciutta … un albero di fichi mi regala qualche frutto di conforto, l’antipastino … E arrivo a casa contento. La mia dolce metà, che mi aveva mandato altri messaggi preoccupati, cui non ho risposto per non perdere altro tempo, è lì che mi aspetta: non so se il mio ritorno lo vede positivamente o no. Sono certo di una cosa: ha avuto , in cuor suo, un po’ di fiducia in me … e ancora non si è risposata dopo quasi due ore di … “vedovanza”!
Hai ripreso alla grande, con una sfida nella sfida, anzi con progressive e reiterate sfide, tutte vinte. Tutto ciò è stato possibile anche attingendo alle energie che, per induzione, sono state salvate nelle tue batterie interne grazie alla “magica” eccellente cucina della dolce metà (vedi ampia documentazione culinaria pubblicata), che con studiata indifferenza controlla le tue performance podistiche (e, immagino, non solo).