Con la temperatura scesa di 10 – 12 gradi, la serata un po’ fresca cui non ci siamo repentinamente abituati, sembrava difficile da trascorrere, ma alla fine rifugiarci al cinema ciè sembrata una “missione possibile” a allora per riscaldarsi bene e avere ricariche di adrenalina, cosa era meglio di andare a vedere “Mission Impossible: Rogue Nation”. La quinta pellicola della saga con Tom Cruise continua, l’attore maturando comincia a cambiare le espressioni del viso e la recitazione ne guadagna ma anche il fisico tiene bene, “anzi …” come suggerisce mia moglie. Il film è molto dinamico, con colpi di scena e immagini veloci tanto da essere difficili da seguire, è come vedere un Gran Premio con la telecamera sul casco del pilota dall’inizio alla fine … ovviamente si gira sullo spionaggio e 007 è lì che fa da guida, anche se James Bond è un “nonnetto” rispetto a questo Ethan Hunt che non si ferma mai, nemmeno di fronte alla bella e misteriosa Cruise-girl che in questo caso è interpretata dalla stupenda Rebecca Ferguson. Buoni gli attori, la colonna sonora accompagnata dal mitico pezzo della serie e alternata a pezzi della Turandot di Puccini ci ha coinvolti, bello il giro del mondo in poche ore e insomma l’aria interna si è ben riscaldata. Ma la sala con aria condizionata fredda a livelli polari non va bene di questi tempi: è uno spreco! Scusate: “Rogue Nation” al traduttore mi risulta “Nazione Canaglia” e spero sia giusto ripensando alla trama …