Andando a memoria, forse il più bel film che abbiamo visto nell’anno è questo “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg e la bravura del regista esplode già dalle prime scene, dalla comparsa, via via, con ritmo attento, dei vari personaggi. Non racconto la trama, come al solito, ma la storia va vista con gli occhi al passato, alla fine degli anni Cinquanta, alla guerra fredda, all’erezione del muro di Berlino … al complesso mondo di intrighi, di spie, di compromessi e battaglie politiche più o meno evidenti, e con la mente al presente, riflettendo su tutto ciò che avviene ogni giorno, che apprendiamo da TV e giornali … Un ponte, quindi che unisce la realtà degli anni passati e la realtà attuale. I personaggi hanno la loro storia che si intreccia attimo dopo attimo con quella di tanti altri e il rapporto che si crea tra l’accusato e l’avvocato difensore è un rapporto “umano”, indipendentemente da colori politici, da idee, religione o modi di vita … La pellicola scorre e i pensieri dello spettatore si fermano a riflettere in un fenomeno strano: si ha sempre il tempo di seguire tutto ciò che accade con uno sguardo alla storia, ai sentimenti, alle furberie, all’attualità. La durata più lunga del solito, 140 minuti, non pesa proprio, anzi alla fine si vorrebbe ancora restare e conoscere il futuro … Grande interpretazione di Tom Hanks, stupendo Mark Rylance, bravi tutti gli attori, scelti appropriatamente dall’autore. Le musiche accompagnano i vari momenti, senza mai prendere sopravvento, ma integrandosi con le belle immagini, gli azzeccati primi piani … Un film da non perdere e che non dimenticheremo facilmente.
Da Facebook, MI PIACE: Angela, Sabrina Baldini, Carmela de Santis, Rino
Vero: non dimenticheremo facilmente. Un bellissimo film.