Dove le caprette fanno ciao. Più o Meno…

Pubblicato oggi su QuiArese: 

22 gennaio 2016 – 2016. Cittadina nel verde, sentieri aperti all’alba ai conigli e di giorno a viandanti e ciclisti. Fabbriche: pochissime. Una, molto grande, c’era ma fu distrutta dal passaggio di un gregge d’agnelli. Fu una fortuna per avere aria pulita, uccellini saltellanti nei prati e piante rigogliose, fiori. Un’isola felice non lontana dalle cime alte delle Alpi, vicino a tanti laghi e al passaggio dei fiumi. In quest’oasi, la nipotina, lasciata dai genitori alle cure del nonno, ha vari spunti di curiosità su ciò che la circonda, forse per l’inizio del nuovo anno e quindi con tante attese. E via con le domande:

– Nonno, perché ci sono tante rotonde da un po’ di tempo?
– Per far divertire i bambini: non dici sempre che ti piace fare il girotondo? Si tratta di un gioco: vince chi riesce a percorrerle girandoci intorno senza tagliarle per raggi, diametri e secanti.

– Nonno, perché adesso in molte strade ci sono marciapiedi, piste pedonali, piste ciclopedonali e piste ciclabili affiancate?
– Cara, è questione di democrazia.

– Nonno, cosa significa?
– Significa che al popolo vengono date più possibilità di scelta.

– Come per le piste da sci, nonno? Ci sono quelle nere, quelle blu, rosse e nere…
– Si. E ognuno sceglie il grado di sicurezza che vuole affrontare. Se ci fosse una sola possibilità di movimento, si chiamerebbe dittatura.

– Ho capito, nonno. Adesso le strade per le auto hanno una sola corsia: questa è dittatura?
– Ma no, cara. Questa è dirittura: le auto sono costrette a seguire quel percorso in ogni caso, anche quando c’è un blocco, un mezzo guasto o se deve passare un mezzo di emergenza.

– Giusto, nonno. Perciò hanno fatto piste larghissime a livello stradale e senza divisioni e marciapiedi ampissimi: servono ad ambulanze o pompieri…
– No, dolcissima. Questo non si può fare. Bisogna rispettare le regole.

– Vero, nonno. Lo dicevano sempre che viviamo in una Città dei bambini: noi bimbi siamo quelli che devono rispettare le regole. Gli adulti no?
– Amorino mio, questo non è possibile: gli adulti sanno che la Legge va rispettata anche se sostano dove ci sono divieti e si fanno cose pericolose come guidare un’auto attraversando gli incroci facendo tangente alle rotonde e con i motori al massimo.

– Per questo, nonno, siamo nella Città dei Motori?
– No, tesoruccio. Lo siamo perché una volta qui c’era una fabbrica di automobili famosa nel mondo.

– C’era una volta… Come nelle fiabe?
– No era vera. E adesso per ricordarla c’è un museo: non tutti lo sanno e per arrivarci occorre avere un’auto o piedi buoni…

– E dove c’era la fabbrica ora c’è l’erba? Al contrario della via Gluck, nonno?
– No, luce dei miei occhi, adesso c’è un grande centro commerciale. Le esigenze degli uomini cambiano nel tempo…

– Eh, lo so, nonno: prima io giocavo con la bambola, adesso ho il tablet e di bambole ne posso vedere e scegliere tante, cambiare il colore degli occhi, la lunghezza dei capelli, gli abiti e il sorriso.
– E sei contenta?

– No, nonno: quando abbraccio il tablet non è morbido come la bambola. Ma non lo dire ai miei genitori: loro mi fanno tanti regali e quando riesco a vederli, se hanno voglia e non sono stanchi, faccio finta che sono contenta.
– Piccina ti capisco. È proprio come quelli che vorrebbero poter scegliere e invece si trovano di fronte a fatti compiuti.

– Nonnino, mi porti a prendere un libro in biblioteca?
– Certo, mia piccola divoratrice di libri. Lo sai che ne stanno costruendo una nuova e grande dove al sabato fanno il mercato?

– Perché, nonno, al sabato la biblioteca sarà chiusa?
– No. Ma si andrà a prendere libri e Dvd gratis e poi a fare la spesa al mercato più caro del circondario: lo dicono gli stessi venditori che qui possono fare prezzi più alti. Lo sai che siamo nella città che si trova tra le prime dieci più ricche d’Italia come media pro-capite?

– Non ho proprio capito. Nonno, ho sete. Andiamo alla Casetta a prendere un po’ d’acqua?
– Certo, splendore mio, anche se i dati di analisi li abbiamo visti una volta e ora non riusciamo più a vederli.

– Nonno, hai guardato in Internet?
– Si, cara. Ma sarà per l’età, per la mancanza di dimestichezza con certi strumenti o per il calo della vista, non li ho trovati. È proprio vero quando mi dicono che sto rimbambendo…

– Nonno mio non dire così. Anche l’Inps aveva promesso di mandare le buste arancioni a chi non usava i computer, ma il governo ha detto che non ci sono soldi per i francobolli. Ho sentito che la Corte Costituzionale aveva detto al governo di dare i soldi spettanti ai pensionati, ma non ci sono i soldini. E del rimborso dell’Iva non dovuta sulla tassa dei rifiuti nemmeno se ne parla: non ci sono i soldini. E io non posso far niente con il mio salvadanaio… Non sei vecchio tu, è vecchio il sistema.
– Piccola, attenta e affettuosa nipotina, come fai alla tua età a sapere tutte queste cose?

– Nonno, passo ore e ore abbandonata davanti alla Tv e sai quante storie che sento raccontare dai politici? Meno male che viviamo in questo posto, Più o Meno, idilliaco…
– Va bene, ma adesso porta le pecore al pascolo, Heidi.

Rubrica a cura di Francesco Gentile                                                   © riproduzione riservata

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6 pensieri su “Dove le caprette fanno ciao. Più o Meno…

  1. Eccellente Frank, hai bacchettato centinaia di persone che promettono e non mantengono, che parlano ma non fanno, che da anni non sanno dare risposte ai tuoi appelli…..e tutto questo raccontando una tenerissima storia dei pensieri e delle domande di una dolcissima bambina curiosa di sapere, ma che in effetti sa di più di chi potrebbe rispondere alle sue domande. Chi ha orecchie per intendere…in tenda! gli altri in camper!

  2. via mail dal Direttore Editoriale di QuiArese, Graziano Lunazzi:
    Fantastico! Fra qualche minuto pubblico.
    Buon fine settimana

  3. da Facebook di QuiArese, Massimiliano Seregni:
    a breve un bel parcheggio per l’auto di HEidi e del nonno !! segno dei tempi di chi prometteva consumo zero e pensa che il suo cemento sia da pollice verde. Come fanno le caprette ?! ciao ciao sindaco e assessore al’ambiente !

  4. da Facebook di QuiArese, Massimiliano Seregni:
    pascolare ?! più o meno… faccia in fretta prima che arrivi la giunta palestra a sistemare quel luogo !

  5. da Facebook di QuiArese, MI PIACE: Angela, Stefano Madella, Gabriella Moretti,Luigia Mattiuz, Cesare Luigi Rivolta, Carla Bissolati, Barbara Triulzi

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