12 maggio 2016 n. 372 – Disegnato a mano al PC. Per ingrandire, cliccare sull’immagine
4 pensieri su “Unioni civili … e?”
da Facebook, MI PIACE: Angela, Anna Cavallina, Giuseppina Esposito, Pietro Balzano, Carmela Gallotti, Carmela de Santis
Alcuni cambiamenti sono passi verso nuove consapevolezze che diventano via via necessarie, in armonia con il progresso e lo sviluppo delle regole di vita. Penso ad esempio all’avvento dei computer nelle attività lavorative, dai primi schermi che ci restituivano scritte monocromatiche verdi su fondo nero, con processi macchinosi, memorie limitate e controlli rigorosamente con carta e matita per verificare se i dati elaborati fossero attendibili. Oggi è impensabile qualsiasi tipo di attività non supportato da computer. Anche le famiglie sono radicalmente cambiate, alle famiglie tradizionali, quelle che resistono, si sono affiancate famiglie composte da conviventi, non maritati, che portano avanti un discorso di vita insieme assolutamente congruente, con responsabilità e rispetto. Vi sono anche realtà eterogenee delle più svariate specie, con intrecci di figure genitoriali che vanno e vengono, conviventi e non, accompagnati ad altri partner e non, comportamenti variegati, a volte affettuosi e premurosi, altre volte superficiali e competitivi, forse per ripicca, forse per incompatibilità di carattere. Purtroppo in mezzo, a farne le spese, ci sono i più deboli, i figli. Loro dovrebbero essere al centro dell’attenzione sia dei genitori, sia dei legislatori che di tutti coloro che esprimono variegate opinioni. Almeno fino a quando sono minori, dovrebbero essere i figli il punto focale attorno il quale costruire le relazioni di tutti gli altri attori. Per concludere, tutto bene quando si tratta di regolamentare unioni tra adulti consenzienti di qualunque sesso, ma somma attenzione quando si parla di bimbi da inserire in quel tipo di relazioni. Ma forse sono un ….antico!
da Facebook, Rita Sannino: Sono pienamente d’accordo: un passo di civiltà. Ora il via agli aggiustamenti necessari.
Il primo passo è importante: per imparare a camminare si mette un piedino avanti uno alla volta! Cominciamo, andiamo avanti, siamo tutti uguali, uguali diritti e uguali doveri.
da Facebook, MI PIACE: Angela, Anna Cavallina, Giuseppina Esposito, Pietro Balzano, Carmela Gallotti, Carmela de Santis
Alcuni cambiamenti sono passi verso nuove consapevolezze che diventano via via necessarie, in armonia con il progresso e lo sviluppo delle regole di vita. Penso ad esempio all’avvento dei computer nelle attività lavorative, dai primi schermi che ci restituivano scritte monocromatiche verdi su fondo nero, con processi macchinosi, memorie limitate e controlli rigorosamente con carta e matita per verificare se i dati elaborati fossero attendibili. Oggi è impensabile qualsiasi tipo di attività non supportato da computer. Anche le famiglie sono radicalmente cambiate, alle famiglie tradizionali, quelle che resistono, si sono affiancate famiglie composte da conviventi, non maritati, che portano avanti un discorso di vita insieme assolutamente congruente, con responsabilità e rispetto. Vi sono anche realtà eterogenee delle più svariate specie, con intrecci di figure genitoriali che vanno e vengono, conviventi e non, accompagnati ad altri partner e non, comportamenti variegati, a volte affettuosi e premurosi, altre volte superficiali e competitivi, forse per ripicca, forse per incompatibilità di carattere. Purtroppo in mezzo, a farne le spese, ci sono i più deboli, i figli. Loro dovrebbero essere al centro dell’attenzione sia dei genitori, sia dei legislatori che di tutti coloro che esprimono variegate opinioni. Almeno fino a quando sono minori, dovrebbero essere i figli il punto focale attorno il quale costruire le relazioni di tutti gli altri attori. Per concludere, tutto bene quando si tratta di regolamentare unioni tra adulti consenzienti di qualunque sesso, ma somma attenzione quando si parla di bimbi da inserire in quel tipo di relazioni. Ma forse sono un ….antico!
da Facebook, Rita Sannino: Sono pienamente d’accordo: un passo di civiltà. Ora il via agli aggiustamenti necessari.
Il primo passo è importante: per imparare a camminare si mette un piedino avanti uno alla volta! Cominciamo, andiamo avanti, siamo tutti uguali, uguali diritti e uguali doveri.