Ho saputo dell’incidente ferroviario in Italia. Ho sentito l’impegno dei soccorritori e dei volontari. Ho sentito storie tristissime. Ho sentito di bimbi spaventati. Voglio sentire perche’ quella linea nel 2016 e’ ancora a un solo binario e perche’ non ci sono sistemi elettronici di gestione e controllo. Voglio sentire uno per uno i nomi dei responsabili di queste carenze. Voglio sentire di dimissioni per la vergogna di politici e coinvolti. Voglio sentire condanne della magistratura e di condanne severe e rispettate senza devianze.
Un pensiero su “Ho sentito. Voglio sentire …”
La notizia è stata data dapprima come uno scontro che aveva causato almeno quattro decessi, poi mano a mano che passavano le ore l’incidente assumeva sempre più il profilo di disastro, di strage. Immagino coloro che attendevano il consueto rientro dei loro cari, pendolari, in ritardo, in preoccupante ritardo e poi la notizia, anzi la mancanza di notizie precise, l’angoscia che fosse successo qualcosa di grave, poi la sorte ha scelto coloro che dovevano disperarsi dagli altri che potevano ancora sperare. E la dinamica assurda di due treni in velocità su un unico binario, diretti uno contro l’altro. E i controlli? Possibile che con l’attuale livello di tecnologia debbano accadere di questi errori, tipicamente umani, chiaramente dovuti a scarsa attenzione. Eppure qualcuno, a quest’ora sicuramente rimpiange di aver deciso di non emigrare in Australia, di non aver intrapreso la carriera militare, di non aver fatto il sarto o il pasticcere, per scegliere di lavorare in ferrovia.
La notizia è stata data dapprima come uno scontro che aveva causato almeno quattro decessi, poi mano a mano che passavano le ore l’incidente assumeva sempre più il profilo di disastro, di strage. Immagino coloro che attendevano il consueto rientro dei loro cari, pendolari, in ritardo, in preoccupante ritardo e poi la notizia, anzi la mancanza di notizie precise, l’angoscia che fosse successo qualcosa di grave, poi la sorte ha scelto coloro che dovevano disperarsi dagli altri che potevano ancora sperare. E la dinamica assurda di due treni in velocità su un unico binario, diretti uno contro l’altro. E i controlli? Possibile che con l’attuale livello di tecnologia debbano accadere di questi errori, tipicamente umani, chiaramente dovuti a scarsa attenzione. Eppure qualcuno, a quest’ora sicuramente rimpiange di aver deciso di non emigrare in Australia, di non aver intrapreso la carriera militare, di non aver fatto il sarto o il pasticcere, per scegliere di lavorare in ferrovia.