Un pensiero su “san Valentino secondo Matteo e Paolo

  1. Non so cosa decideranno tra trovare un accordo e continuare, con qualche compromesso, il cammino uniti sotto lo stesso simbolo oppure scindersi in due realtà distinte, una con una deriva più decisa a sinistra e l’altra che raccoglie i moderati. Ovviamente la verità non ce l’ha nessuno, nemmeno la soluzione più giusta, ognuno degli attori ha il suo tornaconto personale e, penso, pochi decidono considerando il bene della nazione, della popolazione italiana, o almeno del partito.
    Di questi tempi è diventato di moda erigere muri, dividersi, uscire dall’euro, dall’Europa, ma anche da un partito, fondarne un altro dove la minoranza diventa di colpo maggioranza e così vengono garantite una manciata di poltrone per continuare la farsa, per ricevere contributi, per essere tanti, piccoli, piccolissimi numeri uno. La divisione è un errore che rende agli scissionisti, ma è un grosso regalo alla parte avversa. Il comico è che anche l’altra parte si divide, commettendo lo stesso errore. Ma come mai? Semplice, nessuno dei partiti fa nulla per gli italiani! Altrimenti i comportamenti, il lavoro, gli obiettivi di tutti i partiti e partitini sarebbero gli stessi.

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