7 pensieri su “La sfida …

  1. Si, condivido anch’io il pensiero di Frank ma è purtroppo una considerazione relativa al passato, agli errori già fatti, alle possibilità avute ma non colte.
    E il futuro? Con un leader come Renzi (ovviamente ben consigliato, supportato, coadiuvato da persone senza scheletri negli armadi, intendo giovani, non vecchie volpi fameliche) il PD può essere il primo partito in Italia. Diversamente è un frantumarsi e perdere anche di credibilità, regalando di fatto l’italia alle destre, che non aspettano altro. Non credo che, come nel calcio, si creda ciecamente nella squadra del cuore a prescindere dagli errori e dai risultati. In politica si pretende che il partito votato meriti la nostra fiducia e che al suo interno non vi siano lotte intestine che non possano addivenire ad una mediazione, in molti casi si risolvono divergenze ricorrendo alla democrazia, cioè votando e rispettando il risultato. Qui si parla di una richiesta della minoranza che sparisca dalla competizione il miglior leader che il partito abbia avuto dai tempi pre berlusconiani, per non scindersi.
    Mi sembra un tantino esagerato, sarebbe meglio pensare a come utilizzare al meglio gli elementi e le risorse che si hanno e non sprecare un talento, che ammetto, ha combinato parecchi pastrocchi, ma che può essere trainante, solamente facendogli capire che deve tener conto anche del pensiero dei suoi collaboratori. Non credo sia difficile fare paragoni con l’attuale presidente del consiglio, bravissimo, a modo, ma non ha la leadership del capo nato.

  2. Ciao, Alfredo. Sono convinto come te che all’orizzonte della sinistra o centrosinistra non ci sono veri “leader” e che Renzi ha un certo carisma (come lo avevano Berlusconi e in anni più lontani Berlinguer o Almirante …). Purtroppo Renzi ha peccato di vanità, di sovraesposizione e ha fatto provvedimenti a macchia di leopardo senza intervenire su molti campi importanti, seriamente e definitivamente, con coraggio alla Monti quando ha fatto la riforma delle pensioni facendosi milioni di nemici e pensando al futuro del Paese. ha regalato 80 euro/mese a chi guadagnava benino e non ai bisognosi, 500 euro/anno ai docenti senza rinnovare i contratti, 500 euro/anno ai diciottenni che non sanno come spenderli e non hanno gli strumenti adatti (molti intervistati hanno dichiarato che avrebbero preferito che si fossero fatti interventi strutturali sulle scuole oppure dotarle di strumenti informatici adeguati alle tecniche attuali …). Si è allontanato dalle classi operaie e deboli avvicinandosi a imprenditori e banchieri, cosa che non poteva essere interpretata positivamente da chi ha sempre avuto il cuore a sinistra. Ora frittata è fatta e non capisco tutta la miriade di partitini che si stanno creando sia a sinistra che a destra, come potrà salvare il nostro Paese che è solo davanti alla Grecia dai dati ultimi che leggiamo. Che tristezza. Siamo un Paese ingovernabile dove si guarda al potere del singolo e non al futuro dell’Italia e l’esempio dei politici non educa la popolazione, ma porta a comportamenti egoistici, di corruzione e delinquenza comune. E per questo incolpo anche la nostra generazione che non ha pensato al futuro di figli e nipoti …

  3. La mia percezione è che il PD butterà a mare l’unica persona dotata di carisma e di leadership che abbia avuto negli ultimi 10 anni. Lo ricordo, in tutte le sue sigle e siglette che si sono succedute negli anni, come un partito frammentato in diversi partitini sempre in lotta tra di loro, ognuno guidato da personaggi che rivendicavano l’eredità del tramontato PC, chi come ideali, chi come evoluzione necessaria per essere adattato ai tempi moderni. La persona di cui parlo ha evidentemente commesso degli errori che ora, in parte, riconosce, se opportunamente consigliato e supportato potrebbe evitare di commetterne così tanti in futuro, oppure sparire dal vertice del nuovo partito che si formerà. Purtroppo non vedo figure di elevata statura carismatica, anzi, vedo figure che porteranno allo sfascio tutta una parte dell’elettorato, disorientato e deluso. Certi dinosauri che si propongono come “il nuovo” faranno allontanare tutto ciò che è giovane nel partito, riproponendo vecchie coreografie e vecchi ideali non più attuali. Troppa è l’invidia e la voglia di poltrona, poca la volontà di mettersi al servizio della nazione, anche in maniera non necessariamente visibile. Guidare le sorti di uno stato è un onore che non deve essere identificato in una eccessiva visibilità (penso alle sgargianti divise da generale, pieno di finte medaglie autoattribuite, da parte di piccoli leader di staterelli poco conosciuti). Ultima considerazione è l’onestà, questo significato che oramai si è perso, innumerevoli servizi televisivi fanno percepire tutto il sommerso di corruzioni, concussioni, contaminazione mafiose, traffico sommerso di ogni illegalità, che fa disonore ed evasione, che causa morti dirette ed indirette, che tarpa le ali del progresso, della crescita e del riconoscimento delle vere eccellenze; queste cose vanno spazzate via.

  4. La terza vignetta è molto efficace e premonitrice di quello che, quasi certamente, accadrà oggi all’Assemblea del PD.

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