“Il permesso – 48 ore fuori” ieri sera ci ha fatto vivere concreti momenti cruenti e di una violenza altissima. Il mondo dorato che apparentemente ci circonda, nasconde situazioni che leggiamo in cronaca o vediamo come fiction nei telegiornali e non ci soffermiamo a pensare che quel mondo c’è. Questo film mette in faccia proprio questo con la storia di quattro persone di età, sesso e storie diverse che uscite temporaneamente dal carcere vanno alla ricerca del passato per risistemare il futuro con sentimenti diversi e i risultati sono da scoprire. Il film ha uno sviluppo crescente, la regia di Claudio Amendola, anche uno dei protagonisti, è migliorata rispetto al primo film “La mossa del pinguino” che, però era una commedia, mentre questo è una “gangstory all’italiana” che, piccolo neo, a un certo punto fa rivivere un momento di uno “spaghetti western” cosa evitabile … Ben scelti gli altri coprotagonisti: Luca Argentero, Giacomo Ferrara e Valentina Bellè. Aspettiamo Amendola a una terza prova … caso mai con storie più … tranquille.