Cento miliardi …

… è la cifra che occorrerebbe per mettere in sicurezza le case italiane dal rischio terremoto … Se si pensa a quanto costano le ricostruzioni a seguito di scosse più o meno continue che si verificano ogni anno nel nostro Paese e anche a tutti i problemi connessi a corruzioni, interessi e giochi di potere, cento miliardi non sono tanti. Lo dicono da tempo, lo sostengono gli esperti e l’Ordine degli Ingegneri specie dopo le scosse dell’anno scorso nel Centro Italia. Edifici pubblici, scuole, ospedali, chiese, senza certificazioni antisismiche, costruzioni di privati lontanamente verificate. Il problema di chi verifica e se verifica correttamente e con coscienza, senza “condizionamenti”. C’è anche il problema degli abusivismi su terreni altamente pericolosi, sulla concessione di permessi con occhi chiusi o dietro sostanziosi “regali” in moneta o elettorali, sulla tendenza al “volpismo” degli italiani nella corsa a essere i più furbi … E mentre c’è chi ride pensando al business-terremoto, continuiamo a contare i morti e i feriti … Cosa si aspetta a fare le cose seriamente? Intanto, bisogna sperare che la gente si rimbocchi le maniche ed eviti lamentele, spettacolarizzazioni e uscite televisive … Già stamattina dava fastidio vedere medici che si pavoneggiavano dietro le telecamere mentre un collega rilasciava un’intervista sulla situazione sanitaria …

ISCHIA 21 agosto 2017 (foto da internet)

 

2 pensieri su “Cento miliardi …

  1. In Italia c’è il brutto vizio della “scorciatoia”.
    Se possibile si salta la coda, se possibile non si pagano le tasse, se possibile si passa col rosso, se possibile si buttano rifiuti nel bosco, se possibile ci si lamenta a prescindere, se possibile non si rispettano le leggi, se possibile si utilizza una raccomandazione……

  2. Sono completamente d’accordo con le tue parole, in questo paese dei quaquaraqua si sentono solo tante belle parole, ma i fatti parlano di vite spezzate o a cui viene portato via tutto in un colpo solo. Si dice che sbagliando si impara, ma quanto tempo occorre per imparare?

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