Sprechi. Quando un progetto nasce male.

Nel 2008 fu inaugurata la nuova piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa ad Arese: la maggioranza dei cittadini non l’ha mai gradita. E’ stata definita “Cimitero”, “Reliquario”, “Deserto di marmo”, “Ritrovo incivile” … Una fontana che ha funzionato a giorni alterni inizialmente, poi in coma e infine defunta: avrebbe dovuto rallegrare con i suoi zampilli tutto lo spazio …  Spesa, dicono, cca 800 mila euro. Avevo scritto vari articoli su QuiArese su questa bruttura “artistica”.
Il 15 marzo 2018 sono iniziati lavori di smantellamento e rifacimento. Questa volta sono stati coinvolti Cittadini e Studenti che hanno potuto scegliere il nuovo progetto che sulla carta promette bene. Intanto, ho inserito sulla pagina Facebook di Sei Arese se …, il seguente post, cui sono, ovvio stati fatti commenti:
“WE REMEMBER THE ARESE HISTORICAL SQUARE. NOW,  WE WATCH A BETTER FUTURE”

20 pensieri su “Sprechi. Quando un progetto nasce male.

  1. L’evento è passato. I lavori sono iniziati. Ora sarebbe opportuno affrontare il futuro della nostra Arese con discussioni serene e civili. Guardando alla sostenibilità e alla qualità della vita.

  2. Da Facebook, Massimiliano Seregni. Condivido pienamente le parole del sig Gentile . Esistono sempre legittime opinioni differenti.

  3. da Facebook, Francesca Defendi: La ringrazio.
    Non sono una che demorde e non sta al gioco.
    Non ho eliminato l’evento, ma solo questo post del resto.
    Ma l’acredine generata qui mi ha stufato. Non mi porta a nulla, ne a riflettere su qualche spunto intelligente (come ad es il suo in questo caso) che mi sarebbe potuto arrivare, ne farmi una sana risata com’è nel mio spirito.

  4. a Francesca Defendi: Quando la nostra ragione o il nostro cuore ci dettano un post da inserire su Facebook, dobbiamo sostenerlo fino in fondo e con convinzione, sapendo già che non tutti possono essere d’accordo. Capire poi le ragioni degli altri è parte dell’analisi che ci farà decidere se siamo dalla parte giusta, se dobbiamo accettare le critiche per migliorare noi stessi oppure se gli altri non sono in buona fede e quindi non ne considereremo le idee. Bisogna essere pronti ad affrontare il gioco dei social che può darci soddisfazioni e sorrisi ma anche farci cadere in trappole complicate. Io non avrei eliminato il post e spesso ho sopportato frasi ammazza-fegato, ma ho anche migliorato certe ipotesi. Lei spesso ha dimostrato sicurezza ed entusiasmo indipendentemente dall’essere su una posizione o su un’altra. Continui . In ogni caso darà un contributo a un dibattito utile.

  5. da Facebook, Francesca Defendi: Ho tolto da Facebook il mio post-evento del catafalco e sono molto dispiaciuta che una cosa nata così in maniera goliardiaca com’è sempre nel mio stile, abbia ingenerato il solito vomitatoio politico su questo gruppo. Ultima intenzione mia era di tediarvi tutti.

  6. Da Facebook, a Laura Clamer Cannella: quella foto con le auto è stata postata da altri e non penso di poterla copiare. Comunque quella è preistoria. Le foto inserite da me sono storia recente ma con QUANTE storie!

  7. da Facebook, Laura Clamer Cannella a Francesco Gentile: ma in che senso è storica? Mi sembrava piuttosto recente. Speravo di vedere una vecchia foto con le auto parcheggiate ai piedi del monumento…

  8. Perché mi incuriosiva leggere commenti, che mi divertono sempre. Ho tentato di scrivere in inglese perché mi accorgo che tanti non capiscono o sanno scrivere in Italiano …

  9. da Facebook, Francine Reculez: E perché in inglese? (we watch a better future è comunque errato). Mi perdoni ma non capisco perché usare l’Inglese!

  10. da Facebook, Angela Bonaconza : Evviva la libertà di pensiero e il dono di dare spazio e ascolto nella propria vita anche alle emozioni e non solo al pensiero unico

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