Rottamazione pasquale …

Alle 19,30 del 09 aprile, questo post è stato letto da 1071 follower
Prefazione. Ancora il freezer è gonfio di natalizie tentazioni come il capitone, il baccalà, porzioni di cannelloni e polpettone con patate … san Valentino ci ha lasciato risotto allo zafferano con petali di rosa e ci sono vaschette di lasagne di Carnevale, pizza con cicoli e formaggio … La Festa del Papà ha per testimoni lasagne alla ligure e crocchette di verdure e patate … E, da due giorni, ormai, la mia rustica consorte è alle prese con l’Operazione Tortani: ben otto cicciotte e ben ripiene opere d’arte partenopea, da offrire a parenti ed amici … mentre la mia dolce consorte sta preparando quattro pastiere d’alta pasticceria napoletana che allieteranno il palato di dimentichi di diete e punte glicemiche …  Due panettoni fanno da soprammobili maestosi mentre tre colombe si sono posate tra rami d’ulivo perché la Domenica delle palme è già passata e Pasqua è ormai arrivata, presto, molto presto quest’anno perché la pioggia e il freddo si fanno sentire più della melodia dei merli …
Primo tempo. Sembra tutto così tradizionale, tutto già noto e imparato nel tempo: come si impastano i tortani, come si forma la pastiera … Ed eccomi a fare una spesa al supermercato con una lunga lista redatta con sentimento e competenza dalla mia esperta consorte e ricordo bene gli scaffali, riferimento da anni, per le costolette d’agnello, le patatine da forno, la farina, le uova, i salami dolci e piccanti, i provoloni dolci e piccanti, il pepe bianco e il pepe nero, lo strutto … e poi il grano cotto, i canditi, l’acqua di millefiori o, in assenza, di fiori d’arancio … L’operazione “Svuota carta di credito” va via liscia e, senza problemi, il totale dei punti sulla tessera Fedeltà è cresciuto parabolicamente … Già. Su tutto incombe, però, la ROTTAMAZIONE degli ingredienti originari …
Secondo tempo. In famiglia qualcuno trama contro questo “sacro” rito pasquale legato alle profane  abbuffate, alle delizie storiche del palato, agli usi e costumi calorici della natia Patria alla base del Vesuvio. La mia primogenita, primaverile nel nome, prima assaggiatrice entusiasta, prima deliziata di piatti della tradizione, si è accorta di essere intollerante al glutine, intollerante al lattosio, insofferente alla carne, irritabile ai profumi d’agrumi … infastidita da genitori legati alla vecchia politica fatti di ideali profondi legati all’adorazione del ragù, delle pizze ripiene, delle fellate pasquali fatte di salumi, ricotta salata, formaggi freschi e stagionati, macedonie di frutta con sempre più introvabili arance e mandarini   di Palermo, colombe classiche con mandorle e canditi … Nelle sue meditazioni da yoga ha trovato serenità e conferme di yin e yang, diventando sempre più ribelle ai tentativi di “ritorni ai richiami della tavola” che io e la mia ferrea consorte cerchiamo di portarle alla memoria, con risultati pessimi. Addirittura ci fa intravedere la possibilità di non essere con noi a Pasqua per evitare di essere indirizzata verso la “Prima Repubblica delle ricette pasquali”.
Terzo tempo. Mi ritrovo al supermercato. La mia coerente consorte, che aveva proclamato lo “Sciopero delle Innovazioni” con la famosa frase <Piuttosto, quest’anno non metto piede in cucina!>, mi ha preparato una seconda lista, la “Salva Pasqua”: farà per la nennella nostra un Tortano light vegetariano e una Pastiera scomposta. Ed eccomi perdere ore a percorrere corridoi sconosciuti, a cercare scaffali ignoti, tra prodotti vegetariani e zuccheri e farine … Ho dovuto chiedere a commesse ignare posizioni di tofu affumicato, farina di grano saraceno integrale, farina di farro spelta … Tra Kale, farine di ceci, orzotti, mix per cous cous, pancarrè senza glutine, latte di soia, ho rischiato di essere denunciato, per stalking, chiedendo a una signora dove trovare il riso originario, quinoa e riso Jasmine e poi domande su tanti prodotti: fortunatamente anche lei era disperata per una caccia al tesoro improbabile imposta da sua figlia e ci siamo fatti compagnia fino alle casse, dove ci siamo salutati con un abbraccio solidale … ripresi dalle telecamere e con gli applausi di commesse e clienti …
Conclusione. È iniziata la Terza o Quarta Repubblica del “Menù Pasquale”. La rottamazione va avanti con rinnovata forza. Ormai si è in attesa di un “Governo del Web” con Chef a Cinque Stelle vegani e Ministri della Lega con carroccio di verdure di orti lumbard. È finito il tempo dei “Vaffà !!”…. è l’ora del “Veggie !!” Mio figlio? Già da giorni ha chiesto alla mamma di “intortanare” e “pastierare”. Ordini eseguiti con entusiasmo.

 

18 pensieri su “ Rottamazione pasquale …

  1. Il nostro motto meridionale pasquale è uno : tortanare. pastierare e affellare e che la guerra abbia inizio!!!

  2. Da whats app di Angela
    Auguroni Angela, a te e alla tua famiglia. Una menzione particolare a quel grandissimo scrittore del tuo consorte. Valeria Galbusera

  3. Da Facebook Valeria Galbysera
    Un capolavoro di “bello scrivere”. Mi sono divertita un mondo. Buona …..VeganPasqua!

  4. da Facebook, Giovanni Venditto: Complimenti Franco, bellissime considerazioni. Io sono su posizioni integraliste, me ne fotto delle farine integrali, del tofu e del latte di riso . Chi vuol mangiare ciò che cucino io deve rinunciare per qualche giorno alle sue convinzioni , democrazia innanzitutto !!!

  5. da Facebook, Annamaria Laurato: Ciao Francesco buona Pasqua a te e famiglia un abbraccio forte a tutti voi auguri, un abbraccio forte a te da parte di Salvatore. ❤❤

  6. Alfredo, io invece sono fiero di avere un amico tanto impegnato, e non solo a Pasqua, nel volontariato. Sei forte! E grazie per il commento, sempre puntuale.

  7. Bellissimo il racconto, molto attuale visto il proliferarsi di allergie e intolleranze che colpiscono oramai quasi tutte le famiglie. Alzi la mano chi non ha nella propria cerchia famigliare qualcuno che non può mangiare glutine, lattosio, farine bianche o carni rosse di vitello (troppo vicino all’allattamento dalla genitrice mucca). E’ quindi necessario, per le nostre incommensurabili cuoche, sapersi districare nei meandri della composizione dei vari ingredienti e scegliere tutte le combinazioni necessarie. Anche nella mia cerchia famigliare due componenti hanno problemi non indifferenti, proprio per questo so che il racconto di Frank trasuda di verità assoluta, anche se magistralmente romanzato. Da parte mia apprezzo tutto ciò che è buono, con moderazione, ma senza esclusione di ingredienti. Posso ancora mangiare di tutto e intendo approfittarne finché mi è possibile. Quale migliore occasione di queste feste pasquali? Approfitto del blog, eccelso mezzo di comunicazione, per fare a tutti gli amici gli auguri di Buona Pasqua, che i pranzi siano eccellenti e annaffiati dal nostro sublime vino italiano, che le cene siano impreziosite dalle meravigliose pietanze della cucina meridionale, ma anche da quella settentrionale, tutta l’Italia è un proliferare di meraviglie culinarie. Potremo anche, per qualche giorno, dimenticare le confuse e travagliate vicende politiche che hanno riempito i giornali e la TV di dibattiti e opinioni le più disparate per concentrarci almeno un po’ sui veri valori della S. Pasqua, riscoprire veramente quello che ci apprestiamo a festeggiare e che ci distingue dalla maggior parte della popolazione mondiale. Personalmente mi capita di meditare alcuni minuti, durante il triduo pasquale, tra un canto e l’altro ed essere felice di appartenere a un Coro per aver in questo modo l’opportunità di pregare due volte, come disse S. Agostino: chi canta per il Signore prega due volte.

  8. Ciao, Diana. Che piacere leggere un tuo commento! hai ragione, ma la satira, che io amo, è legata al sorriso e alle amarezze. La realtà, poi, può essere diversa. Pensa che io non mangio pastiera … e non solo per il diabete! un abbraccio e sei sempre benvenuta.

  9. Bello! Da noi la maggioranza vince ancora, speriamo che le uova dell’albero siano di finto ……struzzo..

  10. Per noi quest’anno è una Pasqua un po’ triste …. ma essendo invitati da amici ci saranno comunque fellata, agnello e pastiera.

  11. Caro Franco,
    i tuoi pensieri “pasquali” sono divertenti, ma , al solito, nel contempo un pò amari…
    Sarò forse diventata in vecchiaia integralista ed insofferente, ma queste contaminazioni culinarie le trovo un pò aberranti:
    casatiello, pastiera ecc, se devono essere, che siano !
    Naturalmente questo è il mio modesto pensiero, oltretutto in cucina ormai sono diventata la regina del microonde …e forse ho poco titolo .
    Anyway, buona pasqua per chi festeggia!
    e buon fine settimana a tutti gli altri
    Un abbraccio
    Diana

  12. da Facebook, Carmela Gallotti: Quanto mi ritrovo nel secondo tempo….follia o aberrazione generazionale….

  13. Da Facebook, MI PIACE: Angela, Carmela Gallotti, Paola Pandolfi, Gaetano Lacerenza, Mario Errico, Annamaria Laurato

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