C’è un prezzo da pagare. Nella vita niente è per nulla. Ti dicono che bisogna reagire e sperare. Se poi ti fai prendere dall’ottimismo e decidi di metterti le ali e volare sulla città a guardare le luci, gli addobbi, le vetrine e la gente, ti dicono che hai esagerato. Ti dovevi riguardare. E si paga un bagno nel clima delle Feste, in una Milano che si è fatta bella, splendente, ancora più fastosa, più fausta, per le Feste con festoni colorati e tante facce allegre vaganti nella fantasia dell’attesa di qualcosa di magico, dell’amore nel presepe, della libertà nell’albero, semplicità e ricchezza … Si paga la serenità, la gioia di vedere un bimbo che indicandoti grida alla mamma: “C’è Babbo Natale!” e gli regali un sorriso che porterà nel cuore fino alla mezzanotte del camino, dei doni … Si paga, ovvio, la bella pizza che chiude la serata e ti fa il pieno di delizia portandoti a letto, dopo aver sorseggiato un diger selz al limone … Si paga il parcheggio, che hai trovato con un colpo di fortuna, più di quanto hai previsto perché al momento di partire, non ha funzionato l’app o non ti prende il GPS … Si paga la soddisfazione di aver sfidato gli acciacchi, le vertigini furiose, di sentirti bene e di vedere tua moglie felice come una bimba per essersi immersa per strade animate e vetrine abbaglianti, sotto la stella dell’Albero e lo sguardo della Madonnina …. Si paga tutto. Il conto arriva all’alba, quando ti svegli pensando a cosa fare nel nuovo giorno e, mentre ti stai alzando, una mano gigantesca ti spinge violentemente e tu, che non hai più le ali, caschi di peso sul letto … E meno male che non è stato un atterraggio: avrebbe avuto un costo “lunare”.
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Grazie, troppi complimenti. Io guardo la realtà …
Che dire? Le tue considerazioni sono geniali, belle, condivisibili e, cosa di non poco conto, denotano un animo ricco e “gentile”! Con il cognome che hai, non poteva che essere così. Bravissimo! meriteresti un milione di like!