Da quattro anni sono un Pensionato da salvare … 

Questo blog è un mio fedele amico: mi aiuta, mi consiglia, mi critica, mi stimola …

Da oggi su Facebook, altro potente strumento di comunicazione tra amici, l’album de “IL MILANAPOLETANO” che parte dalle satire col nuovo Governo.

ANDIAM PER MONTI, allora …

4 pensieri su “

  1. Forse sono bocconiano senza saperlo: lavorare fino a 100 anni è stato sempre il mio sogno … specie se la mia consorte deve lavorare altri 7 anni mentre io sono qui a casa ad ammuffire …

  2. Confermo quello che scrive l’amico Giovanni, ovunque viene fuori il fatto che sono pensionato, con una pensione più che decente, è una sequela di motti del tipo descritto e di commenti negativi o drammatici sulla loro futura speranza di pensionamento. Motivo questo per trarne ancora più soddisfazione di questo nostro stato sociale (parlo con te, Frank, che a volte preferiresti essere ancora a lavoro)

  3. una volta quando un lavoratore andava in pensione veniva consolato , quasi commiserato e invitato a non deprimersi a trovarsi un hobby, un’ occupazione alternativa. Oggi è invidiato e additato e appena incontra qualche suo collega ed amico viene così salutato:”che culo hai avuto tu! sei riuscito ad andare in pensione!. O tempora. Sic transit gloria …monti

  4. Caro Frank, continuerò a seguirti sul blog, così stimolante, così pieno di idee che ci lanci permettendoci di esprimere il nostro pensiero. E poi, partendo da un’idea, si può sconfinare in una serie di altri ragionamenti che a volte sono sentiti, a volte leggermente provocatori, per aiutare a stimolare gli amici che partecipano alla discussione. Ovviamente ci autoaiutiamo a scrivere su una lavagna bianca che chiunque può leggere ed esservi partecipe con il proprio intervento. All’inizio può creare imbarazzo, un po’ come parlare in pubblico, fare un intervento dal palco, poi ci si rende conto che è molto più soft, io ad esempio mi sento tra amici e immagino di discutere piacevolmente con tutti, persone cordiali, dotate di un po’ di ironia e la giusta dose di critica ed autocritica. Per quanto riguarda Facebook ho deciso di non iscrivermi, mi è sufficiente il tempo che dedico sul PC, preferisco attività molto più pratiche e che mi mettono in gioco personalmente, che danno maggiori contatti umani veri e che quindi generano emozioni più forti, almeno finchè le forze mi assisteranno.

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