Quest’anno a Carnevale, niente lasagna con ricotta, polpettine e ragù, niente pizza cu ‘e cicoli, niente pasticciello di farina gialla … Motivi vari ci hanno tenuti fuori da tradizioni Pasquali … Tra le specialità nel cassetto, non ho: tortano, casatiello, pizza ‘mbuttunata cu ‘a scarola, pizza cacio e uova, affettati di salumi e formaggi, ‘a ricotta salata, uova di cioccolato, colombe …. Ma con sommo gaudio, ho collezionato ieri sera la Zuppa del Giovedì Santo e una mezza fettina di pastiera!
‘A zuppa forte, con base di freselle o crostini su cui vengono sparse cozze, vongole, pezzetti di polipo e, quando reperibili, “maruzzielli” (lumachini di mare) immersi in sughetto ai pomodorini e innaffiati da olio al peperoncino piccante, è il “must” per i napoletani che amano gustarla, al rientro dallo “struscio” per le strade principali (una volta ci si vestiva di nuovo e si andava in giro per mostrare gli abiti primaverili) e dalla visita ai “sepolcri” almeno in sette Chiese (dove, per celebrare l’ultima cena si espone l’Eucaristia in un altarino appositamente creato davanti all’altare maggiore, circondato da lumi e piante di grano spigato e composizioni di fiori, sistemate con fantasia e arte).
La pastiera non ha bisogno di spiegazioni, nota ormai in tutto il mondo …
E con lo stomaco soddisfatto, il cuore gioioso, la mente piena di immagini e lo spirito in pace, a letto per sognare ricordi d’infanzia …
da Facebook, Judy Pazmiño: Que Sabrosos la Comida que Dios los bendiga siempre
da Facebook, MI PIACE: Angela, Mario Errico, Gennaro Carta, Judi Pazmino
Complimenti per la tua creatività! Un milione di like da parte mia! Bravissimo!