Una storia vera, accaduta nel 1973 a Stoccolma, una storia incredibile a ritmi nevrotici di violenza e dolcezza, di crudezza e sentimenti, la madre della patologia “Sindrome di Stoccolma”. Un film preso con leggerezza all’inizio, in cui non ci si crede e verrebbe voglia di dire che forse era meglio stare a casa .. poi la trama cresce e alla fine si esce chiedendosi “Ma possono accadere certe cose?”. Sicuramente un film non da cineteca, ma la storia incuriosisce, anche per il contesto di una città sicuramente, in quell’anno, non preparata ad affrontare un simile evento. Bravi i protagonisti principali: Noomi Rapace (un livello più su …), Ethan Hawke, Mark Strong, Christopher Heyerdahl, Bea Santos, regia attenta di Robert Budreau.
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Un pensiero su “Rapina a Stoccolma: la sindrome …”
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