Viviamo nel Paese degli “equivoci”. Stiamo imparando sempre più dalla politica e assistiamo a proclami che ci bombardano, poi ci accorgiamo che al momento dei conti, quasi niente era vero. Rimaniamo persino delusi, poi andiamo avanti quasi auto-convincendoci che questa è la vita, che i furbi vanno avanti ecc. ecc.
Un noto marchio di vendita camicie, con numerosi negozi in ogni luogo, pubblicizza da anni la sua merce con lo sconto molto conveniente: 99,90 euro se compri tre camicie. Capita che, avendo bisogno di una camicia bianca, colore imposto, entri con la tua consorte con l’intento di comprarla e, trovata persino la tua misura, certo non da comuni mortali, decidi di approfittare dell’offerta. Misuri tante camicie, la commessa ne sbottona e risistema in quantità rilevante, fornisce consigli e colori, si impegna a trovare il modello giusto perché per ogni modello cambia la vestibilità e a volte entri in quello standard, a volte in quello slim. Capita che, dopo sudate incredibili nel camerino-sauna e il metti-togli-rimetti-togli, trovi altre due camicie, belle, con colori diversi dai soliti monocolori per over 100 kg e over 65, ti senti felice e vedi tua moglie finalmente contenta di afferrare al volo l’occasione per dire “queste sono il mio regalo per il nostro Anniversario …”. Capita che vai alla cassa e ti chiedono 155 euro per le tre camicie. Quando ti senti già preso per i fondelli da chi promette di non aumentare le tasse e poi te le sta spargendo su vari prodotti, il tuo viso diventa serissimo, ti si drizzano i quattro capelli rimasti. Decidi di non prendere le camicie che, solo in quel momento ti viene detto avere costi diversi, mentre l’offerta vale solo per quelle con prezzo uguale, vedi la tua signora preoccupata per una tua reazione (già ti vede chiamare gli Uomini della Benemerita per ingannevole pubblicità), ma anche per la possibilità che tu rinunci alla camicia per cui eravamo entrati in quel negozio. Riprendi la carta di credito e ti allontani deluso, furente, senza aver risolto la tua ricerca, per il tempo perso e per la gentilezza di premurose commesse che hanno messo sottosopra scaffali esposti e quelli in deposito per “soddisfare il Cliente”. Poi ti giri, vedi la disperazione negli occhi di tua moglie e decidi di comprare la sola camicia bianca che sventoli come bandiera di resa uscendo dal covo. La mia dolce consorte, stupita, mi chiede come mai ci ho ripensato, cosa che, quasi mai, succede … forse sto invecchiando. Le rispondo: << Purtroppo siamo nel Paese dei furbi ma mi chiamo Gentile e in Italia essere “gentile” significa essere preso per “fesso” , uno che subisce >>.
P.S.: Dove avrei trovato un’altra camicia bianca della mia taglia?
Saperlo prima …. cara Diana.
Giusto oggi ho trovato un negozio che fa camicie su misura a 70 euro. Se ne fai due, la terza è in omaggio…
Condivido pienamente le tue sacrosanti osservazioni/puntualizzazioni! Effettivamente mai come adesso nel commercio il motto è: come fregare i clienti anche se non tutti i commercianti sono dei furbacchioni.
Comunque meglio GENTILE…
ciao
ANNA