Si, è vero: a età avanzata si dorme sempre meno e mi chiedo perché si fa più pipì. Un BOOMER dovrebbe avere meno pensieri, avendo già rovinato il pianeta, il futuro dei nipoti e quindi essendo disoccupato in attesa di “ricollocazione” in altro loco o, meglio, loculo … Il dizionario Sansoni Inglese traduce Boomer come “chi prospera, chi si è affermato” e può essere vero (conosco anziani che non viaggiano comodamente sui binari della vita …) e capisco anche il secondo significato che è “onda altissima”, forse riferendosi all’incontinenza notturna da vescica impazzita, ammetto che uno della Terza Età può essere un “castoro di montagna”, terza definizione: specie principalmente fossoria e poco sociale, attiva maggiormente la notte in inverno e il giorno in estate (da Wikipedia) oppure un “canguro gigante” (quarta definizione), che è rosso e potrebbe anche essere con riferimento agli Anni del Sessantotto … “di indole piuttosto placida, il canguro rosso sa tuttavia difendersi con estremo accanimento in caso di necessità (da Wikipedia). La quinta definizione è “figlio del boom, persona nata durante l’esplosione demografica” è veritiera, ma se trattasi di figlio del boom, chi è il padre del boom? Quando eravamo giovani, chiamavamo “matusa” le persone di una certa età: “Matusalemme” ovvero persona con mentalità conservatrice e dalle idee superate, quindi i padri dei Boomer sono i Matusa che già avevano lasciato situazioni nuove in eredità, con economia fiorente, ma anche metodi e ideali in agonia, tant’è che le rivolte giovanili portarono nel bene e nel male a conquiste di libertà, di diritti, importanti specie per le donne, ma anche di storture, ammettiamolo. Negli anni, sono state fatte ricerche e scoperte in campo scientifico incredibili, malattie debellate e viaggio sulla Luna … Ora che la “Generazione Z” (la generazione che segue ai Millennials, generalmente circoscritta tra i nati nella seconda metà degli anni ’90 e la fine degli anni 2000 che ha un diffuso utilizzo di Internet quasi sin dalla nascita, da Wikipedia).accusa i Bloomer di tutti i mali, opinione che si espande globalmente attraverso i social, mi sembra esagerato: come al solito, bisogna non fare di tutta l’erba un fascio, ma con serenità bisogna fare il punto della situazione, capire dove sono i problemi, valutare la loro gravità e dare delle priorità. La soluzione deve essere affrontata insieme: giovani che guardano lontano e, attraverso l’esperienza dei Boomer, tener presenti gli errori del passato, cercando, tutti insieme di salvaguardare l’ambiente e la qualità della vita per gli anni a venire … Si lascino da parte le incomprensioni e si avvii una comunicazione “reale” e un po’ meno “virtuale”.
Con questi nuovi ideali, è probabile che si possa, anche a una certa età, dormire tranquilli respirando aria più pure e trattenere meglio la pipì, inquinando di meno le risorse idriche … Scritto da uno che non ama andare a “guardare i cantieri” ma evidenziarne, se necessario, le criticità per migliorarne i risultati finali … Più o meno …
via mail da Gigi: Tutto questo lavoro di ricerca per affermare che è necessario collaborazione tra i “vecchi” e ” i giovani ” ? Per me la vita , volendo o nolendo, è sempre un compromesso e più specificamente, riportandoci al tuo caso , credo che sia necessario amalgamare la “saggezza ” della prostata, alla baldanza e inventiva dei giovani
Da Facebook, MI PIACE: Salma Hosain, Beatrice Petrella, Celia Esther Clemente Lino,
Prima d’ora non sapevo il significato della parola “boomer”.
Tuttavia, mentre leggevo il post mi è venuto il dubbio che i vari significati della parola “boomer” erano stati inventati dall’autore.
Pertanto, un pò per curiosità e un pò come S. Tommaso, ho voluto fare una verifica sul mio dizionario Garzanti “Inglese-Italiano”, riscontrandone due significati: 1) Macropus giganteus (grosso canguro maschio); 2) Aplodontia rufa (castoro di montagna).
Quindi, ho potuto constatare che l’autore, nel suo meraviglioso post, ha magistralmente riportato i diversi significati della parola inglese “boomer”.
Caro Frank, non mi resta che farti i complimenti non solo per avermi fatto conoscere il significato della parola inglese “boomer”, come descritto dal Garzanti e dagli altri dizionari, ma soprattutto perchè, in maniera geniale, come solo tu sai fare, ne hai (metaforicamente parlando) illustrati altri tre: il perchè ad una certa età si fa più pipì, onda altissima e i padri del boom sono i Matusa.
Concludo dicendo di condividere al 100% le considerazioni finali da te espresse e quelle riportate dall’amico Alfredo!
Caro Frank, eccomi qua, ritardatario, Bloomer pure io ma inconsapevole, non ho ancora smesso di correre a destra e a sinistra come quando lavoravo (almeno prima lo facevo per percepire uno stipendio…). I due nipotini mi danno un bel po’ di gioie, allegria e impegno, poi c’è la mia attività principale, in piena espansione, i corsi sul defibrillatore alla popolazione, che ha superato come ore dedicate anche l’impegno di autista e soccorritore in convenzione 118. La moglie mi dice che ha una competitor, una certa CRI (poteva essere Cristina, ma non lo è). E’ estremamente interessante l’analisi che fai nel confrontare le generazioni, è cambiato così tanto il mondo che si corre il rischio di cadere nel tranello di autoassolverci, questo secondo me, come generazione, non possiamo farlo. Troppa corruzione, troppa cattiva gestione delle risorse, troppi errori di valutazione nel dimenticarci di creare con una visione futura delle risorse naturali, dell’ambiente, delle regole che impediscano di delinquere. Controlli incrociati, semplificazione delle leggi, sempre detto e mai fatto, come pure i lavori per il consolidamento dei territori a rischio idrogeologico. Tutto è lasciato all’iniziativa privata e personale. In conclusione la società è fortemente egoista. Mi capita di vedere situazioni da incubo, persone adulte depresse, famiglie completamente slegate e in lotta tra loro. Fortunatamente c’è anche del buono, direi dell’ottimo e dobbiamo sperare che possa col tempo prevalere su quanto bene non va. Ci dobbiamo rivedere presto, vista l’imminenza del Natale, il motivo diventa un ottimo motivo.