L’erba del vicino …

Fine anno 2019. Sudafrica. Johannesburg. Strada con vari locali di bar, ristoranti, negozietti e souvenir. Alberi lungo il marciapiede. Il nostro gruppo di “Wedding Tourists”, fatto di giovani e quattro “over”, avanza allegro e curioso. A un certo punto, sotto un albero in una piccola aiuola, gli attenti ragazzi notano una pianta che li colpisce e si eleva un grido di meraviglia: “Mariagiovanna?!”. Io, alla soglia dei settanta, distratto da cappelli variopinti di un venditore siciliano, mi giro, guardo tra i passanti e chiedo: “Chi è Mariagiovanna? Chi avete incontrato? La compagna del siculo? Ma qui son tutti italiani? Dov’è questa ragazza?”. Mi dicono che Mariagiovanna non è una donna, ma la sostanza delle piante psicoattive cresciute liberamente in questa strada folcloristica: “Marijuana” “Cannabis” “Cannabis sativa” “Canapa” “Canapa utile” mi dicono gli sbalorditi amici in un coro scaligero! Stento a capire, fino a quando uno di loro raccoglie una foglia e me la fa vedere: “E’ proprio lei e cresce qui …”. Forse nessuno di loro, come quando raccontai che non ero mai stato in una discoteca, riesce a credermi quando dico che non ho mai visto una foglia di tale forma e mi guardano come un marziano. Verde, per la vergogna di essere uno che nell’infanzia non ha mai giocato a pallone in strada, non sa andare in bicicletta, non sa ballare sotto luci stroboscopiche, non andava sulle giostre perché poi il divertimento finisce col giro e non si è mai appeso dietro al tram per non pagare il biglietto … Rosso, per aver tentato di sentirne il profumo, inspirando come davanti a un piatto di rigatoni al ragù … Bianco per l’ingenuità che mi porto dietro da decenni e sul punto di svenire per la paura di essermi “drogato” …  Mi sono ripreso soltanto quando ho sentito il fragore di risate che la mia dolce consorte e la giovane compagnia hanno elevato all’azzurro cielo di questo Paese delle “Scoperte nella Terza Età” … Ho tentato di dire: ” …però mi sembrava aroma di basilico …”, ma tutti erano già a comprare T-shirt e collanine colorate.
Oggi leggo sul sito della Fondazione Veronesi in “magazine” : La marijuana? È un vizio da giovani. Sono in molti a pensarla così, ma l’opinione diffusa non è così vicina alla realtà. L’atteggiamento «soft» maturato negli ultimi anni nei confronti della cannabis sta infatti determinando un aumento dei consumi anche tra gli adulti. Dati stratificati per età, relativamente all’Italia, non ve ne sono. Ma le informazioni che arrivano dagli Stati Uniti, dove il consumo della marijuana è oggi autorizzato in 29 Paesi, confermano un trend dei consumi crescente anche tra i «baby boomers»: anziani e adulti nati dall’immediato secondo dopoguerra ai primi anni ’60. Una situazione derivante tanto dall’utilizzo ricreativo quanto a scopo terapeutico, che fornisce uno spunto di riflessione: la dipendenza da quelle che spesso vengono definite droghe leggere non va ricercata soltanto tra i più giovani. La stessa notizia è riportata sul sito di L’Espresso del 15 gennaio 2020.

27 dicembre 2019 – Joburg

Un pensiero su “L’erba del vicino …

  1. da Facebook, MI PIACE: Angela ,Marco Bianchi, Annamaria Laurato, Maria Ripandelli, Mirka, Renzo Graziani, Daniela Migliarini

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