Il 24 marzo, liberati improvvisamente da impegni “figlioleschi”, io e signora siamo andati a Cernusco sul Naviglio.
1^ visita: Tempio della Notte, in via Uboldo, misterioso labirinto di grotte che Ambrogio Uboldo fece costruire sotto l’Ospedale, nei giardini della villa durante i suoi «anni di perdizione»: si pensa che si tratti di un percorso di iniziazione massonico secondo il modello dei cosiddetti «Templi della notte». Sinora ne sono venuti alla luce solo altri due esempi: a Schonau, vicino a Vienna, nei giardini del barone von Braun, e a Gorla, vicino a Milano, nel parco di villa Finzi. Come gli altri, il «Tempio della notte» di Cernusco fu realizzato sotto una collina di riporto ed è costituito da un labirinto artificiale cui si accede attraverso una grotta.
Al suo ingresso pende il simulacro in pietra di un uovo di struzzo, simbolo massonico di vita e perfezione (si confronti al riguardo l’uovo ritratto da Piero della Francesca nella Pala di Brera).
Da qui, lungo una galleria realizzata con rocce combinate senza utilizzo di malta, si giunge al tempio dove si svolgevano i riti di iniziazione, che risulta orientato secondo direttrici astrali e realizzato attraverso una complessa combinazione di colonne e nicchie a comporre una struttura geometrica a otto elementi (altro numero significativo nell’esoterismo).
È probabile che l’Uboldo sia stato fra i primi aderenti al Grande Oriente e che qui si svolgessero riunioni dell’organizzazione segreta. Ai tempi l’estensione delle grotte era maggiore e che nel labirinto sgorgavano fonti d’acqua sotterranea ed era presente anche un piccolo lago. Il tempio è costruito in modo che una delle nicchie venga illuminata dal sole il giorno dell’equinozio.
2^ visita: Villa Alari Visconti di Sariceto è, fra le “ville di delizia” del milanese, tra le più degne di particolare menzione. Si ha notizia che il committente, Giacinto Alari (1668-1753), avesse fin dal 1702 acquistato i terreni sui quali sarebbe sorto l’edificio; i lavori iniziarono nel 1703 e si conclusero nel 1719. Tuttavia, a ragione della vastità del progetto, affidato “in toto” all’architetto romano Giovanni Ruggeri e della certezza della data di consacrazione della Cappella dedicata a San Giacinto, la data di conclusione dei lavori può essere ragionevolmente spostata al 1725, anno nel quale è definitivamente conclusa la decorazione a stucco e ad affresco.
La maggior parte degli ambienti, al piano terreno e al piano nobile, sono affrescati e decorati da stucchi, in qualche caso estesi alle pareti e dal carattere unitario (1720-25): il disegno di tali decorazioni, che comprende anche i ferri battuti, è unanimemente ascritto a Giovanni Ruggeri.
I soggetti degli affreschi sono scene allegoriche e episodi della mitologia antica. In tale campagna furono coinvolti Giovan Angelo Borroni, Francesco Fabbrica, Pietro Maggi, Salvatore Bianchi, Giovanni Antonio Cucchi e, dubitativamente, Francesco Bianchi.
25 marzo: avevamo prenotato, con molto anticipo, la visita per gli iscritti FAI a Villa Mellerio Berlusconi, detta “Il Gernetto”, sita in Gerno di Lesmo (MB). Accolti da Carabinieri, Polizia, Vigilantes e Body Guard, siamo stati accompagnati dalle brave guide del FAI.
Simone Cantoni ne realizzò il riattamento dal 1772 al 1783, forse progettò anche il giardino e il sistema di terrazzamenti verdi con disegno di giardino all’italiana.
Dal 2007 è proprietà dell’ ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Restaurata nel 2008, ben tenuta, con parco a bosco e a giardino all’italiana … Adibita per un piano ad abitazione del proprietario e per le restanti numerose stanze ad Università della Libertà. Nota: la precedente foto è tratta da internet, per ovvi motivi.
Due giorni da rallegrare la vista e turbare gli animi … Altre foto della Giornata su Facebook.
PS: per chi non sa occorre precisare che non è la stessa Angela. Trattasi di due diverse signore, naturalmente !
da Carlo: Visitare il mondo che ci circonda e riscoprire la propria terra è qualcosa che occorre assolutamente fare, sopratutto quando, alla nostra età, si può avere un po più di tempo a disposizione. un caro saluto
Molto interessante … l’arte è arte!!!!
Volevo dirti che tu e Angela siete tra i pochi con gli stessi interessi che
abbiamo io e Angela: ora che siamo lontano dobbiamo accontentarci di questi scambi culturali nord-sud sud-nord … Ciao.
Loggie massoniche, templi della notte, riti di iniziazione, Grande Oriente, simboli esoterici, tutte queste cose solleticano nella mente chissà quali misteri, segreti sconosciuti ai più, noti solo agli affiliati ….molto interessante!
Io e Angela, domenica abbiamo visitato il castello di Ottaviano, che, ci hanno spiegato, tra il 1532 e il 1551 fu feudo di Fabrizio Maramaldo, ( cavaliere crudele da cui il
termine ‘maramaldeggiare’) che l’aveva ottenuto per i servigi prestati a Carlo V.
Il feudo venne quindi ceduto ai Gonzaga di Molfetta e da questi, nel 1567 a
Bernardetto de’ Medici, cugino del granduca Cosimo I e fratello del papa
Leone XI. Il feudo, prima signoria e quindi principato, rimase in possesso
di questa famiglia fino al 1860 e comprendeva anche gli attuali comuni di
Terzigno e di San Giuseppe Vesuviano; tra il 1690 e il 1815 il feudo si
allargò fino a comprendere anche gli attuali comuni di Sarno, Striano e
Poggiomarino dopo che Giuseppe I de’ Medici acquistò dai Barberino il ducato
di Sarno diventando così Principe di Ottajano e Duca di Sarno. Della
famiglia dei de’ Medici fece parte Luigi de’ Medici, rappresentante del
Regno di Napoli presso il Congresso di Vienna. Nel 1980 fu acquistato da una
società dietro cui si celava la camorra di Cutolo, successivamente fu
confiscato alla camorra e dato al comune che lo ha affidato in comodato
‘d’uso al parco del Vesuvio.
Sabato a Capua abbiamo visitato il palazzo di Ettore Fieramosca ed il Museo
Diocesano.
da Anna: Grazie per il contributo … sempre interessante ed aggiornato .
Ciao e … alla prossima !
Io volevo andare a visitare il carcere di san Vittore, ma le prenotazioni erano esaurite già il primo giorno dell’uscita del programma … Ma quanta gente desidera essere reclusa?
da Antonio: Sono stato a visitare l’ex carcere militaredi Gaeta, che impatto con le celle di isolamento. Qualcosa di molto raccapricciante mentre la suit di Kappler con stupenda vista mare un residenza d’altri prigionieri.
Adesso c’è la sobrietà … Ma … quanti soldi ha Silvio? Ho visto su internet l’elenco delle sue Ville: incredibile!
Ah, sei andato a villa Gernetto…. ma non hai visto il bunga bunga?
infatti leggo dal “Fatto quotidiano” del 3 giugno 2011:
l bunga bunga? “Ora si fa a Villa Gernetto”
Le indagini sui finti contratti di affitto di yacht incrociano l’inchiesta più famosa dell’anno: il Ruby-gate. Così gli inquirenti scoprono che i festini di Berlusconi sono proseguiti come se niente fosse in un’altra residenza del premier I festini bunga bunga nella sede dell’Università delle Libertà. Gli inquirenti milanesi e genovesi saranno saltati sulla sedia leggendo le intercettazioni delle telefonate degli amici di Silvio Berlusconi: il Cavaliere da ottobre scorso è sulla graticola per il Ruby-gate, ma, stando a quanto racconta chi lo conosce molto bene, le sue feste sarebbero continuate come se niente fosse (almeno fino ad aprile). Con una precauzione: meglio evitare Arcore, assediata dai cronisti, meglio trasferirsi a Villa Gernetto, a Monza. Una delle tante residenze di proprietà del premier disseminate per la Brianza e la Lombardia, quello splendido edificio dove Berlusconi intende collocare l’Università delle Libertà e dove ha ospitato il primo ministro croato Jadranka Kosor