Avevamo voglia di vedere un film divertente, una commedia all’italiana come ai vecchi tempi, quando alla risata si univano le pecche di una società ammalata, divisa tra ricchi e poveri, tra gente di sinistra che aiuta gli altri e ama gli agi e gente di destra che snobba i problemi pensando a se stessa ma capace di tendere una mano quando le situazioni diventano pesanti. A differenza del primo film della serie, questa volta è stato seguito uno schema che approfondisce temi e personaggi, non solo i principali, ma anche quelli che dovrebbero fare da contorno e invece lasciano impronte. Quindi, un bravo a Riccardo Milani che ha saputo liberarsi dalle gag scontate e circondarsi di attori bravi e collaudati come Antonio Albanese, Paola Cortellesi (un gradino più su), Sonia Bergamasco, Luca Argentero, Claudio Amendola sempre a suo agio nelle parti del borgataro, tanti altri ben scelti e caratteristi. Importanti immagini di Roma e anche quelle che evidenziano le brutture di certi quartieri … Forte l’accento sulla cultura che non fa “magnare” secondo alcuni e invece può rivoluzionare la vita di una città e la crescita di persone. Insomma. siamo usciti soddisfatti e Coccia di morto, con la suora fantasma non ci ha proprio fatto paura!!!