Attendere due settimane per una visita dal medico di famiglia è assurdo e fuori da ogni norma di legge. Ma con tutte le lettere di denuncia che scrivi, non hai pensato di denunciare questi abusi ? Meno male una cosa positiva, in campo sanitario, qui al sud. Forse al nord sono diventati troppo freddi e cinici ?
Noi dobbiamo fissare l’appuntamento e a volte attendere anche 2 settimane. A casa ormai non vediamo più medici nemmeno se stiamo malissimo e al telefono sono irrintracciabili … e riesci poi a farti visitare, ti mandano subito da uno specialista … Fare il medico sembra non essere più una missione …
Circola voce che uno dei medici in questione verrà richiamato dall’Ordine dei Medici: non conosco il motivo e non so se è vero. Bah …
Il mio medico, che è una donna, peraltro competente, riceve ancora senza appuntamento quattro giorni su cinque e ti risponde al cellulare in qualsiasi momento. Non mi risulta si sia candidata sindaco. Meno male, c’è ancora chi tiene alla professione medica !
Forse la soluzione potrebbe essere quella di votare solo per medici già in pensione. Qualora venisse eletto un medico in servizio attivo, allora è meglio scegliersene un altro come medico curante. E’ vero, anche secondo me le due responsabilità sono difficilmente compatibili e non possiamo pensare che queste persone non abbiano un attimo da dedicare alla famiglia, ai figli! Oltretutto il rischio è che una delle due cose venga svolta con minore attenzione.
da Luigi: Una cosa che mi ha colpito in questa campagna elettorale, considerando le motivazioni che hanno determinato la fine dell’amministrazione precedente, è stato il numero spropositato di candidati a sindaco. E ancora di più mi ha colpito la discesa in campo dei nostri medici. Siamo d’accordo: tutti i cittadini, senza distinzioni, devono poter concorrere alla vita pubblica. L’importante, però, è non perdere di vista la correttezza quando si fanno determinate scelte. Correttezza, per me significa anche non mettere in imbarazzo le persone destinatarie dei messaggi di propaganda elettorale. Se i medici in questione non fossero più in servizio attivo, il problema non si porrebbe: ma il nostro caso è diverso. Sarò esplicito: come tutti, anch’io ho un medico di base al quale, alla bisogna, mi rivolgo. Da decenni è sempre lo stesso: con lui mi trovo bene ed ho sempre avuto un ottimo rapporto. Constato però che ormai da tempo, per avere un appuntamento, occorre in media attendere una settimana (fatti salvi, ovviamente, i casi urgenti). Vengo al punto. A parte l’imbarazzo che dicevo, mi domando: se scelgo di dare al mio medico il mandato per amministrare la Cosa Pubblica, di quanto crescerà quell’attesa? Un buon medico – tanto più al giorno d’oggi – ha bisogno di aggiornarsi: avrà il tempo per farlo? E per essere un buon politico, anche se solo consigliere comunale, dovrà pur prepararsi prima di andare in Consiglio a rappresentare coscienziosamente i propri concittadini. Avrà modo di farlo? Non oso immaginare in che situazione verrebbe a trovarsi se dovesse assumere l’incarico di assessore… Tirando le somme, alla mia veneranda età non so più se sarò ben curato: di sicuro, per essere bene amministrato sceglierò chi ne ha la competenza; e mi auguro che gli aresini facciano altrettanto, ed evitino gli improvvisatori.
Eppure, sai Alfredo, che c’è gente che ora è veramente preoccupata di andare dal medico per cui non ha votato? Vedi il commento di Luigi.
Purtroppo un discreto numero di persone è privo dei più elementari principi di civiltà, starebbe bene in una grande isola dove, con tutti quelli simili a loro, vivrebbero nel disordine e nella completa anarchia, raggiungendo l’obiettivo di non dover rispondere a regole che limitano la librtà di fare tutto ciò che passa per la testa, finchè qualcuno più forte e più violento di loro non gliela spacchi. Non sono tantissimi. Sono invece molti di più i pecoroni, coloro i quali si fanno influenzare, alla grande, da leader, positivi o negativi. Quando imitano i positivi allora ecco le folle che manifestano ordinate, quando invece imitano quelli negativi ecco i cori antisociali, le provocazioni razziste, le azioni violente e di devastazione. Tutti gli altri pensano con la loro testa, hanno obiettivi concreti e rispetto per il prossimo. Non farebbero mai azioni contro la dignità e la salute degli altri.
Vergogna, per quelli che allo stadio romano hanno fischiato l’inno e non hanno rispettato il silenzio per i morti. Vergogna !
Attendere due settimane per una visita dal medico di famiglia è assurdo e fuori da ogni norma di legge. Ma con tutte le lettere di denuncia che scrivi, non hai pensato di denunciare questi abusi ? Meno male una cosa positiva, in campo sanitario, qui al sud. Forse al nord sono diventati troppo freddi e cinici ?
Noi dobbiamo fissare l’appuntamento e a volte attendere anche 2 settimane. A casa ormai non vediamo più medici nemmeno se stiamo malissimo e al telefono sono irrintracciabili … e riesci poi a farti visitare, ti mandano subito da uno specialista … Fare il medico sembra non essere più una missione …
Circola voce che uno dei medici in questione verrà richiamato dall’Ordine dei Medici: non conosco il motivo e non so se è vero. Bah …
Il mio medico, che è una donna, peraltro competente, riceve ancora senza appuntamento quattro giorni su cinque e ti risponde al cellulare in qualsiasi momento. Non mi risulta si sia candidata sindaco. Meno male, c’è ancora chi tiene alla professione medica !
Forse la soluzione potrebbe essere quella di votare solo per medici già in pensione. Qualora venisse eletto un medico in servizio attivo, allora è meglio scegliersene un altro come medico curante. E’ vero, anche secondo me le due responsabilità sono difficilmente compatibili e non possiamo pensare che queste persone non abbiano un attimo da dedicare alla famiglia, ai figli! Oltretutto il rischio è che una delle due cose venga svolta con minore attenzione.
da Luigi: Una cosa che mi ha colpito in questa campagna elettorale, considerando le motivazioni che hanno determinato la fine dell’amministrazione precedente, è stato il numero spropositato di candidati a sindaco. E ancora di più mi ha colpito la discesa in campo dei nostri medici. Siamo d’accordo: tutti i cittadini, senza distinzioni, devono poter concorrere alla vita pubblica. L’importante, però, è non perdere di vista la correttezza quando si fanno determinate scelte. Correttezza, per me significa anche non mettere in imbarazzo le persone destinatarie dei messaggi di propaganda elettorale. Se i medici in questione non fossero più in servizio attivo, il problema non si porrebbe: ma il nostro caso è diverso. Sarò esplicito: come tutti, anch’io ho un medico di base al quale, alla bisogna, mi rivolgo. Da decenni è sempre lo stesso: con lui mi trovo bene ed ho sempre avuto un ottimo rapporto. Constato però che ormai da tempo, per avere un appuntamento, occorre in media attendere una settimana (fatti salvi, ovviamente, i casi urgenti). Vengo al punto. A parte l’imbarazzo che dicevo, mi domando: se scelgo di dare al mio medico il mandato per amministrare la Cosa Pubblica, di quanto crescerà quell’attesa? Un buon medico – tanto più al giorno d’oggi – ha bisogno di aggiornarsi: avrà il tempo per farlo? E per essere un buon politico, anche se solo consigliere comunale, dovrà pur prepararsi prima di andare in Consiglio a rappresentare coscienziosamente i propri concittadini. Avrà modo di farlo? Non oso immaginare in che situazione verrebbe a trovarsi se dovesse assumere l’incarico di assessore… Tirando le somme, alla mia veneranda età non so più se sarò ben curato: di sicuro, per essere bene amministrato sceglierò chi ne ha la competenza; e mi auguro che gli aresini facciano altrettanto, ed evitino gli improvvisatori.
Eppure, sai Alfredo, che c’è gente che ora è veramente preoccupata di andare dal medico per cui non ha votato? Vedi il commento di Luigi.
Purtroppo un discreto numero di persone è privo dei più elementari principi di civiltà, starebbe bene in una grande isola dove, con tutti quelli simili a loro, vivrebbero nel disordine e nella completa anarchia, raggiungendo l’obiettivo di non dover rispondere a regole che limitano la librtà di fare tutto ciò che passa per la testa, finchè qualcuno più forte e più violento di loro non gliela spacchi. Non sono tantissimi. Sono invece molti di più i pecoroni, coloro i quali si fanno influenzare, alla grande, da leader, positivi o negativi. Quando imitano i positivi allora ecco le folle che manifestano ordinate, quando invece imitano quelli negativi ecco i cori antisociali, le provocazioni razziste, le azioni violente e di devastazione. Tutti gli altri pensano con la loro testa, hanno obiettivi concreti e rispetto per il prossimo. Non farebbero mai azioni contro la dignità e la salute degli altri.
Vergogna, per quelli che allo stadio romano hanno fischiato l’inno e non hanno rispettato il silenzio per i morti. Vergogna !