Fermarsi o volare …

Ognuno, in ogni famiglia, ha sogni possibili e impossibili. Ognuno ha segreti che restano tali fino alla fine o vengono scoperti. Ognuno ha voglia di crescere e realizzarsi ma anche fermarsi a un certo punto a riflettere sul proprio futuro e sulla importanza e necessità della propria esistenza. Francesca Archibugi ha aperto il libro di Sandro Veronesi e lo ha raccontato a noi in maniera convincente, usando però un po’ troppo i ritorni nel tempo, addirittura in ordine non consecutivo e lo spettatore inizialmente resta un po’ confuso, poi entra nel gioco della storia  drammatica e di personaggi complessi. Un cast di attori eccezionali: Smutniak, Bérénice Bejo, Laura Morante, Sergio Albelli, Alessandro Tedeschi, Benedetta Porcaroli, Massimo Ceccherini, Fotinì Peluso, Nanni Moretti, Francesca De Martini, Pietro Ragusa, Cristiano Piacenti e sopra tutti un eccezionale Pierfrancesco Favino che, da anni, attendo vedere sul palco degli Oscar. Ottima la fotografia, primi piani intensi, un applauso forte ai truccatori e colonna sonora adatta ai vari momenti. Da non perdere perché tutti possiamo essere dei colibrì e rimanere fermi anche a lungo ma poi dobbiamo usare le ali anche per volare …

da internet

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