C’é chi ride

- 02 giugno 2012 -

A proposito, su IL MANIFESTO di oggi c’é una vignetta di Vauro che inserisco qui sotto: vi ricorda qualcosa?

02 giugno 2012: Vauro su Il Manifesto

Meno male che l’idea del mio MILANAPOLETANO, come sanno i miei amici, riale a oltre 33 anni fa …

10 pensieri su “C’é chi ride

  1. Grazie, Gianni. E hai messo il dito in una piaga che non mi si rimarginerà mai: perché non avemmo il coraggio di continuare? Eppure ancora oggi io mi sento “vivo” satiricamente parlando …

  2. da Gianni: ma anche quando facevamo cabaret ci fu rubata più di un ‘idea: è il destino dei grandi incompresi. Facebook in questo aiuta perchè la sequenza temporale certificata delle nostre esternazioni ci mette a riparo dai plagi. buon weekend

  3. da Davida: La gente e’ sempre restia a dire la propria opinione…a volte non ce l’hanno, ma noi persistiamo! 🙂

  4. Ciao Davida: sono contento che mi segui nonostante la lontananza (boston non è dietro l’angolo, ma internet è grande!). Amo il tuo blog e ti ringrazio per i tuoi commenti. Peccato che tanti amici non fanno altrettanto anche se so, quando ci vediamo, che mi seguono.

  5. Sono “fiero” di te, Alfredo. Con un po’ di invidia per il tuo coraggio. Io so solo dare un piccolo contributo con le mie riflessioni su criticità e sul miglioramento, che vorrei coinvolgessero più amici che sembrano non interessarsi di ciò che succede intorno a noi. Aiuti, poi, li devolvo periodicamente ai miei piccoli “figli adottivi” dell’Albero della Vita e all’Associazione Ricerca sul Cancro. Per i terremoti unico mezzo che uso sono i bonifici e gli SMS … Ciao!

  6. L’idea del milanapoletano è stata una brillante intuizione per sintetizzare in breve spazio e con poche parole una situazione che è tema di interi telegiornali e trasmissioni di opinionisti allo sbaraglio. E’ comunque, quella delle strisce, un modo per fare satira molto utilizzato su ogni tipo di giornale, un sistema molto efficace per mettere in evidenza un comportamento, un pensiero, una particolarità. Il Santo Padre in questi giorni dovrà gestire un tema di enorme importanza per la società, la famiglia, che sta attraversando un periodo di difficoltà, per tutta una serie di motivi legati sia all’economia che ai valori morali. Questo tema merita attenzione affinchè si dia il giusto valore a questo nucleo che è sempre stato fondamentale nella società per l’apporto di educazione, cultura, senso civico, valori. Il terremoto in Emilia deve essere un motivo per risvegliare il senso di solidarietà di tutto il popolo italiano, delle famiglie italiane verso le altre famiglie in difficoltà. Oggi pomeriggio, dalle 14 fino a domani sera alle 22 sarò anch’io impegnato come soccorritore CRI in equipaggio appiedato presso una stazione ferroviaria e una metropolitana di Milano, immerso nella marea di pellegrini che utilizzeranno i trasporti pubblici.

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