Metrò da vivere e subire

Non esistono più gli Ingegneri di una volta? In attesa di avere scale mobili dappertutto o ascensori per handicappati, è possibile che un viaggio in metropolitana costi come minimo un torcicollo? Le carrozze con l’aria condizionata soffiano getti gelati sulle teste di chi sta seduto e si vedono donne con magliettine estive, coprirsi spalle e braccia con fazzolettini o giornali, vecchietti che preferiscono stare in piedi … Ma, anche in piedi, bisogna stare attenti a quale posizione si sceglie perché può capitare di trovarsi la testa soggetta ad aria d’alta montagna. E poi, diciamolo, non sempre c’è lo spazio per spostarsi e mettersi a proprio agio: le carrozze spesso sono scatolette per sardine e allora al malcapitato non resta che aspettare la fermata sospirata venga raggiunta al più presto. Ma la pigrizia estiva prende anche il metrò che va molto lentamente e fa soste perenni in molte stazioni. Insomma, lamentele a parte, nessuno più quando progetta ripassa le tecniche di condizionamento, tipologia delle carrozze, orari e frequenze in base alle richieste d’utenza, eccetera. E allora: viva gli orribili ventilatori che stanno montando nelle stazioni, almeno all’inizio funzionano e sbuffano sulle polemiche.

Pubblicata su DNews di Milano, oggi

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