Pubblicato su QuiArese il 17 ottobre 2012:
Passeggiare per Arese non sempre è facile e anche chi ama la bici può avere qualche difficoltà, Più o Meno. Senza dimenticare la necessità di garantire passaggi ai concittadini diversamente abili. In verità, nessun grave o irrisolvibile situazione, ma basterebbe, da parte di tecnici incaricati, una maggiore attenzione nell’installare accessori stradali, come semafori, pali per l’illuminazione, parapetti … Ma anche i privati possono avere qualche colpa, ad esempio posizionando recipienti per la raccolta rifiuti per le strade. Questa volta una piccola raccolta di “Meno” in un percorso ad ostacoli: da marzo a settembre, una serie di foto raccontano un giro per la nostra Città …
Arese – v. Volta Arese – v. Volta
Arese – v. Volta Arese -v. Matteotti
Luigi Muratori su Facebook: Firmato “La Banda del Palo”
ma io non mi lamento, registro solo quello che vedo che, credo, è molto più grave dei pali della tua denuncia.
e allora non ti devi lamentare e devi solo impegnarti a far migliorare le cose.
per i fiammiferi svedesi non mi importa nulla: non fumo !. Per le svedesi dovevo e dovevi pensarci 30 anni fa. Tempo scaduto !
Per la natura, pur apprezzando fiordi e quant’altro, sono convinto che l’Italia sia il più bel posto del mondo !
via mail da Max: A Francoooo, ma ci fanno pure le gare Olimpiche con gli ostacoli, può essere divertente… trannne per chi è costretto a stare su una sedia a rotelle….
su Facebook da Yuri Vitaliano: spettacolo….voglio il nome di chi ha messo la firma sul progetto.
Su Facebook da QuiArese: no, non sono fotomontaggi, tutto vero! Però per divertirci un po’ abbiamo però provato a eliminare i pali con Photoshop!
Su Facebook QuiArese da Yuri Vitaliano: io pensavo fossero dei fotomontaggi…voglio conoscere il progettista.
Da Facebook MI PIACE: Luigi Muratori, Angela, Filippo Riva, Catharina Amato, Nicola Basco
… ma … ci sono anche le svedesi, i fiammiferi e la natura stupenda …
non credo che sia la cosa giusta lasciare la propria terra solo perché un 30% di popolazione si comporta male. La propria terra la si lascia solo per bisogno di lavorare, o per stare vicino ai figli, non certo per questi motivi. Peraltro qui ci sono tante cose belle che in altri luoghi non ci sono a partire dal clima per finire ai mille luoghi bellissimi vicino al mare, ma anche alla cordialità di tante persone per bene.
Non andrei mai a vivere in Svezia: una società perfetta (ammesso che quella svedese lo sia) ma asettica, priva di quel calore umano, tipico dei popoli del sud dell’Europa, non fa al mio caso. C’è sempre una via di mezzo tra perfezione e caos.
Torna in Lombardia! Anzi … dovresti vivere in Svezia … perché anche qui … E allora verrei anch’io, insofferente a certe situazioni italiche!
Ma per quelle strade di Arese non circola praticamente nessuno !
Vieni qui e comincia a fare la guerra, (ma è persa in partenza) a tutti quelli, e sono ancora tanti, che parcheggiano sulle strisce pedonali, che mettono l’auto in doppia file o in curva, che si fermano in mezzo alla strada per parlare con gli amici, che occupano i marciapiedi non permettendo il transito a disabili e carrozzine, che al supermercato occupano i posti riservati ai disabili, in definitiva che fanno……………….. i porci comodi loro, fregandosene del prossimo e delle regole. E purtroppo qualche volta sono gli stessi agenti della polizia locale a comportarsi così !
Occorre che la scuola ricominci a inculcare, a dosi massicce, l’educazione civica!
Hai ragione Francesco, nessuno ci pensa, occorrerebbe percorrere un tratto di strada su una sedia a rotelle oppure con gli occhi bendati per rendersi pienamente conto che quello che per noi sono solo ostacoli facilmente evitabili, per qualcuno costituiscono barriere pericolose, impedimenti insuperabili, intralci imbarazzanti. Basta un gradino troppo alto, un ostacolo su un percorso, un attraversamento non segnalato e il problema diventa insormontabile per un disabile non accompagnato. Chissà se in futuro tutti diventeremo più attenti, più civili?