10 pensieri su “Art. 1: il quesito …

  1. Bene, provocare serve a svegliare le nostre menti, anche se , purtroppo, sono sempre le solite tre o quattro persone che già sono sveglie.
    Un caro buon Natale a tutti, ma sopratutto alle menti sveglie, ancora in grado di esprimere opinioni proprie, rispetto a quelli che invece continuano a cliccare “mi Piace” su Facebook senza aggiungere nulla di proprio.

  2. Si tratta proprio di Marco Paolini che è bravo veramente, ma in un genere diverso. Questo è il punto: quando si fanno i confronti, bisogna tener conto di cosa fa uno e cosa fa un altro … Benigni è più comico, più clown, un vero burattino alla Pinocchio, una maschera come Totò, come Charlot … con una faccia particolare e una mimica singolare. Paolini è un comico da critica sociale, riflessiva … A me piacciono entrambi nei loro ruoli, nei loro tempi e nei loro spazi.

  3. Non metto in dubbio che il parere di Andrea Scanzi abbia una valenza, ovviamente per lui stesso, lui la pensa così! E’ un discreto giornalista, vincitore di diversi premi, ho letto, ma è pur sempre un uomo, un individuo, che pochi ricordano qualora il suo nome fosse pronunciato durante un discorso tra amici. Benigni è conosciuto in tutto il mondo, non sto a dire quali siano i suoi meriti e nemmeno le sue preferenze politiche e i bersagli delle sue satire, per me sempre e comunque piacevoli, anche se condite di aggettivi un po’ troppo esagerati. E’ il suo stile, lo stile di una persona grande che si esprime come un bambino, con semplicità, che parla semplicemente di concetti difficili, difficilmente comprensibili da tutti e non solo dalle persone “istruite” ma da tutti, intendendo “tutti”.
    E poi chi è questo Paolini? Sinceramente di Paolini me ne vengono in mente due,uno è un bravo scrittore, Christopher Paolini, autore di una collana di libri Fantasy sulla saga di Eragon, un ragazzo che diventa cavaliere, legato al suo drago (femmina) Saphira, la cui storia si snoda su diversi libri. L’altro è quel tipo strano con i capelli lunghi e il viso poco intelligente che disturba molti collegamenti televisivi, ha anche un guinnes per il maggior numero di apparizioni più o meno disturbatorie. Ho dato un’occhiata in internet e ho trovato un Marco Paolini che dicono sia bravo ma scusatemi, non ricordo come possa essere più bravo del grande Benigni.

  4. L’articolo fa un buon esame della situazione. A me è piaciuto il Benigni che ha raccontato la Costituzione e tutti i contorni, un po’ meno la satira iniziale, un po’ scontata e ripetitiva: alcune battute si sono già sentite in altre trasmissioni da comici diversi. Comunque credo che la satira non deve morire, deve essere libera perché stimola, di qualsiasi presupposto sia … Peggio sarebbero altri “editti”!

  5. Sono allineato, Benigni questa sera si è superato. La cosa che mi ha colpito di più è il vanto di sentirsi italiano, in un concetto più vasto di europeismo come mutuo supporto ed addirittura mondiale, seguendo la visione dei padri che hanno scritto la costituzione, che prevede anche una limitazione della propria sovranità in favore del bene supremo per tutte le persone- Da notare che oltre lui e il pubblico non c’era nessun altro: eccezionale.

  6. Grande serata di spettacolo e cultura! Questo è il teatro che mi piace: satira e riflessione … benigni affascina con la sua mimica e la facilità delle espressioni. Un po’ di ossigeno in attesa del coma elettorale!

  7. Non se ne può più di questi ladri che hanno fatto la bella vita a nostre spese, spero che la giustizia li colpisca duramente, devono provare vergogna per come hanno gestito la cosa pubblica. Mi riferisco agli indagati della Regione Lombardia per le loro pazze spese personali, delle quali sono stati chiesti ed ottenuti rimborsi. Per quanto riguarda l’operazione “fulcro” è un altra mazzata alla camorra che opera e prolifera al nord come al sud. Come dovrebbero finire questi delinquenti? E’ ovvio, in galera! E soprattutto dovrebbero essere sequestrati tutti i beni ed utilizzati per diminuire il nostro debito pubblico. Benigni poi è un vero genio, riesce a descrivere le cose in modo semplice ed efficace. Ad esempio alcuni dei padri fondatori, racconta, per difendere le loro idee sulla libertà e la giustizia avevano perfino fatto il carcere, poi erano giunti a far parte, in parlamento, del gruppo degli incaricati a stendere la Costituzione. Al giorno d’oggi invece, alcuni che sono in Parlamento poi vanno in carcere (ovviamente per le furbate che combinano). L’introduzione poi, la persona importante da ringraziare, è stata mondiale!

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