Anche i giornalisti, nella fattispecie Santoro, hanno le loro colpe. Utilizzare la TV per duelli pseudo privati e per fare audience non è condivisibile e si fa solo il gioco di Berlusconi.
Non è compito dei giornalisti fare quello che ha fatto Santoro nella sua trasmissione. Questi spettacoli sono solo da condannare, Santoro e Travaglio compresi.
I giornalisti devono fare il loro mestiere e non sostituirsi ai politici nel controbattere e contestare a quel modo le malefatte del politico di turno.
Ed in effetti vedere tanti cosiddetti opinionisti che improvvisamente diventano politici come alcuni direttori di testate, non è certo condivisibile.
In realtà questa campagna elettorale sta diventando un insieme di invettive degli uni contro gli altri ed in particolare di Berlusconi e Monti (altra grande delusione), viceversa poco o nessuno spazio viene dedicato, con serietà, ai programmi dei vari candidati.
Molti giornalisti hanno grandi colpe, il pubblico televisivo altrettante: se avessimo il coraggio di spegnere la TV e parlare con i nostri cari faremo un gran favore a noi e all’Italia
Non apprezzo spettacoli del genere, persone che gridano contemporaneamente creando il caos, persone che si accusano sorridendo o meno, persone che ambiscono ad essere collocate (o a collocarsi) nel posto di maggiore responsabilità e serietà del nostro Paese. Non è accettabile. Questa non è comunicazione, è veramente una parodia di zelig.
Eppure, bisognerà andare a votare … SIC!
Anche i giornalisti, nella fattispecie Santoro, hanno le loro colpe. Utilizzare la TV per duelli pseudo privati e per fare audience non è condivisibile e si fa solo il gioco di Berlusconi.
Non è compito dei giornalisti fare quello che ha fatto Santoro nella sua trasmissione. Questi spettacoli sono solo da condannare, Santoro e Travaglio compresi.
I giornalisti devono fare il loro mestiere e non sostituirsi ai politici nel controbattere e contestare a quel modo le malefatte del politico di turno.
Ed in effetti vedere tanti cosiddetti opinionisti che improvvisamente diventano politici come alcuni direttori di testate, non è certo condivisibile.
In realtà questa campagna elettorale sta diventando un insieme di invettive degli uni contro gli altri ed in particolare di Berlusconi e Monti (altra grande delusione), viceversa poco o nessuno spazio viene dedicato, con serietà, ai programmi dei vari candidati.
Molti giornalisti hanno grandi colpe, il pubblico televisivo altrettante: se avessimo il coraggio di spegnere la TV e parlare con i nostri cari faremo un gran favore a noi e all’Italia
Non apprezzo spettacoli del genere, persone che gridano contemporaneamente creando il caos, persone che si accusano sorridendo o meno, persone che ambiscono ad essere collocate (o a collocarsi) nel posto di maggiore responsabilità e serietà del nostro Paese. Non è accettabile. Questa non è comunicazione, è veramente una parodia di zelig.
hai ragione, che tristezza ammetterlo.