Il tallone d’Achille

Solo oggi penso che la storia della vulnerabilità d’Achille legata ad un suo tallone non fosse proprio una cavolata. Dopo quasi un mese di andirivieni dall’ospedale e tre pareri diversi di tre medici, tra cui l’affascinante dottoressa che mi ha operato,  scopro che il mio alluce non guarisce e tutto è da rifare! Incredibile: in passato ho subito due altri interventi più complessi e in posti molto più delicati e dopo cinque giorni ero in giro. Il mio alluce destro come l’eroico tallone: così diventò a causa della novella Troia.


3 pensieri su “Il tallone d’Achille

  1. Passiamo anni e anni a vivere, camminare, lavorare, giocare, mangiare, dormire ecc ecc senza minimamente accorgerci o ricordarci che abbiamo ben due alluci. Evidentemente il tuo si è scocciato di tanta solitudine da numero primo e si è messo in condizioni di essere “visibile”, e non solo, accudito, guardato, coccolato, medicato, si parla di lui con gli amici, in famiglia. Ha ottenuto quell’attenzione che non ha mai avuto, ma che evidentemente gli mancava. Un caro saluto a te e, al tuo alluce, tanti auguri di pronta guarigione.

  2. da Michele: Frank, ma come è successo e perché devi rifare l’intervento? Io pensavo che stavi al mare dalle parti di Alassio e invece eri bloccato a casa con un allucione grosso quanto una zampogna.

  3. Da Gianni: gli antichi romani usavano pr esprimere il loro dissenso il pollice verso, tu quando non condividi le decisioni di angela puoi usare l’alluce verso.

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