A volte verrebbe voglia di lasciare tutto e tutti e fare la pazzia …
Ed infatti, al di la di qualche vignetta/battuta, non vale più la pena ripetere le stesse cose, per quel che riguarda la politica.
Qui la primavera, anche se a malapena è arrivata; la temperatura oscilla tra i 12 ed i 22 gradi: almeno il termometro sulla mia auto da questi valori (min/max). I fiori sul mio balcone ci sono da alcune settimane così come ci sono nei giardini intorno a me.
Ti conviene fare una capatina qui per rin-Francare (alias rin-Gentilire) lo spirito !
Grazie anche a te, Carlo. il problema è che sono in periodo mentale in astinenza … non mi interessa niente e tutto mi fa quasi schifo … Ogni giorno, accendere TV e leggere i giornali mi fa nausea … Non ci sono valori … Aspetto il bel tempo per far arrivare la primavera anche nel mio spirito …
Be, l’amico Alfredo ha dato la sua condivisibile interpretazione in merito alla tua ‘pausa di riflessione con foto’.
In sostanza: devi continuare anche se, a volte, magari, hai auspicato riscontri che non sono arrivati.
Bellissima interpretazione del significato della foto da me postata e molto realistica. Grazie.
Interrogarsi sull’utilità o inutilità delle nostre scelte dipende da quanto siamo consapevoli di vivere non da soli, bensì in una società che ci accetta o che ci ignora con la stessa facilità e che passa istantaneamente da un atteggiamento all’altro senza apparente motivo. Il bisogno di essere parte di qualcosa è uno dei bisogni in testa alla piramide delle umane necessità, subito dopo il cibo, il riparo dalle intemperie, il dialogo con gli altri, l’affettività. Quella serie di aperture della foto, caratterizzate da colori diversi, vanno nella direzione dove l’occhio può intravedere solo una linea orizzontale non perfettamente definita e definibile. Riassume bene il concetto di futuro: una serie di passaggi, ben delineati e di cui si conoscono le iniziali forme e colori e poi solo una linea, che potrebbe essere un orizzonte lontanissimo e indefinito oppure un corridoio con due direzioni possibili da percorrere, una a destra e una a sinistra, la cui scelta potrà essere fatta solamente quando si avrà la visuale dei due lati, cioè quando si avranno maggiori informazioni e maggiore esperienza. La pausa di riflessione è dunque doverosa, cosa ci aspetta in fondo al percorso che abbiamo davanti? La risposta che ci diamo dipende dal numero di soddisfazioni che ne ricaviamo. Ne bastano poche per continuare, perchè poche è molto meglio di nulla. A meno che non si decida di ignorare i passaggi colorati e continuare a percorrere il corridoio principale, sperando di trovare più avanti nuove aperture di cui però al momento non si conosce ne l’esistenza, ne il colore, ne la forma. Anche in questo caso la decisione sarà quella di andare avanti, perchè….indietro è impossibile tornare…per chiunque.
molto dipende dal tipo di pazzia………………
A volte verrebbe voglia di lasciare tutto e tutti e fare la pazzia …
Ed infatti, al di la di qualche vignetta/battuta, non vale più la pena ripetere le stesse cose, per quel che riguarda la politica.
Qui la primavera, anche se a malapena è arrivata; la temperatura oscilla tra i 12 ed i 22 gradi: almeno il termometro sulla mia auto da questi valori (min/max). I fiori sul mio balcone ci sono da alcune settimane così come ci sono nei giardini intorno a me.
Ti conviene fare una capatina qui per rin-Francare (alias rin-Gentilire) lo spirito !
Grazie anche a te, Carlo. il problema è che sono in periodo mentale in astinenza … non mi interessa niente e tutto mi fa quasi schifo … Ogni giorno, accendere TV e leggere i giornali mi fa nausea … Non ci sono valori … Aspetto il bel tempo per far arrivare la primavera anche nel mio spirito …
Be, l’amico Alfredo ha dato la sua condivisibile interpretazione in merito alla tua ‘pausa di riflessione con foto’.
In sostanza: devi continuare anche se, a volte, magari, hai auspicato riscontri che non sono arrivati.
Bellissima interpretazione del significato della foto da me postata e molto realistica. Grazie.
Interrogarsi sull’utilità o inutilità delle nostre scelte dipende da quanto siamo consapevoli di vivere non da soli, bensì in una società che ci accetta o che ci ignora con la stessa facilità e che passa istantaneamente da un atteggiamento all’altro senza apparente motivo. Il bisogno di essere parte di qualcosa è uno dei bisogni in testa alla piramide delle umane necessità, subito dopo il cibo, il riparo dalle intemperie, il dialogo con gli altri, l’affettività. Quella serie di aperture della foto, caratterizzate da colori diversi, vanno nella direzione dove l’occhio può intravedere solo una linea orizzontale non perfettamente definita e definibile. Riassume bene il concetto di futuro: una serie di passaggi, ben delineati e di cui si conoscono le iniziali forme e colori e poi solo una linea, che potrebbe essere un orizzonte lontanissimo e indefinito oppure un corridoio con due direzioni possibili da percorrere, una a destra e una a sinistra, la cui scelta potrà essere fatta solamente quando si avrà la visuale dei due lati, cioè quando si avranno maggiori informazioni e maggiore esperienza. La pausa di riflessione è dunque doverosa, cosa ci aspetta in fondo al percorso che abbiamo davanti? La risposta che ci diamo dipende dal numero di soddisfazioni che ne ricaviamo. Ne bastano poche per continuare, perchè poche è molto meglio di nulla. A meno che non si decida di ignorare i passaggi colorati e continuare a percorrere il corridoio principale, sperando di trovare più avanti nuove aperture di cui però al momento non si conosce ne l’esistenza, ne il colore, ne la forma. Anche in questo caso la decisione sarà quella di andare avanti, perchè….indietro è impossibile tornare…per chiunque.