In dieci anni abbiamo perduto 5.450 euro in potere d’acquisto del nostro stipendio. Questa la notizia di un ennesimo studio. Certo, fior fiori di analisti sono arrivati, probabilmente dietro lauti compensi, alla conclusione cui noi, semplici cittadini, siamo arrivati fin dall’introduzione dell’euro. I prezzi raddoppiarono da un giorno all’altro e il nostro stipendio sembrò immediatamente misero, con quei pochi zero, senza sostanza. Se i nostri politici andassero più spesso a fare la spesa invece di mandare le loro badanti, si accorgerebbero che un chilo di carne costa la trentesima parte dello stipendio di un operaio ovvero la trecentesima parte del loro stipendio. Ora ci si chiede: se la famiglia di un operaio, senza fare altre spese o pagare fitto, acqua, luce e gas, lavarsi o pulirsi, può mangiare un chilo di carne al giorno, di quante bocche è formata la famiglia del politico che al giorno ne può mangiare dieci chili? Non tutti ricevono case in regalo oppure dai beni di partito. Non tutti mangiano quasi gratis alla bouvette del Parlamento mentre un bambino paga otto euro di ticket per mangiare precotti ai minimi termini nelle mense scolastiche. Questi studi vanno anche bene per far aprire gli occhi di chi ci governa sulla crisi che c’è, ma fanno solo amareggiare chi la crisi la vive.
Vignetta di M.Cavalieri – City
Oppure andare una volta in più a teatro o in pizzeria … Hai ragione, Alfredo.
Non so se le cifre indicate sono corrette ma è verissimo che abbiamo perduto potere di acquisto. Ricordo che con gli stipendi, molto più bassi di ora, che percepivamo tanti anni fa, si riuscivano a fare molte più cose di oggi, tra le quali risparmiare qualcosa.