Expo: c’è da preoccuparsi?

Pubblicata oggi su QuiArese:

23 ottobre 2013 – Expo: venti milioni di visitatori attesi, al momento 134 Paesi aderenti, grandi aspettative per Milano e l’Italia per il turismo, per l’occupazione, per la riqualificazione e per la risoluzione della crisi. Mi sono posto la seguente domanda: e Arese? Cosa si aspetta la nostra Città da questo evento mondiale? Ho riletto un po’ di articoli pubblicati da QuiArese nell’anno e, a parte un Forum organizzato a febbraio, dove si parlò di sviluppo urbanistico, ho trovato accenni all’EXPO solo per quanto riguarda la viabilità e qualche speranza per l’occupazione. Ricordo quando fu deciso di fare il Polo Fieristico a Rho-Pero: ci fu esultanza e molte aspettative come la crescita della zona, il miglioramento dei trasporti, del commercio, la valorizzazione degli immobili, ecc. Dall’inaugurazione del 2005, sotto le Elezioni Regionali con presenza del Premier di allora e forti personalità, sino ad oggi questi cambiamenti io non li ho visti, anzi noto che ancora, dopo otto anni, si sta lavorando per le infrastrutture intorno alla nuova Fiera. 

Oggi, passando per la zona dei lavori dell’EXPO, vedo ancora solo lavori stradali e di scavi per i servizi, nessun edificio, nessun canale navigabile: tra un anno e mezzo sarà tutto pronto per l’inaugurazione della manifestazione? Ho già letto di progetti iniziali rivisti e ridotti… di fermo lavori per infiltrazioni mafiosi negli appalti, di vari dietrofront per mancanza di soldi. Le domande del semplice cittadino aresino sono semplici: esiste un gruppo di lavoro in Comune che segue e informi sugli sviluppi e le possibilità per Arese? Oltre a strade e complicazioni o semplificazioni, su cui molto si è dibattuto in questi ultimi tempi, cosa ci aspettiamo? Ho letto che metteremo a disposizione il finora inutile parcheggio attrezzato in zona ex Alfa: ci porterà solo auto che arrivano per la sosta e quali vantaggi? Leggo del sogno di fare di Arese la Città dei Motori e spero non nel senso di far arrivare solo auto: cosa si sta ottenendo per ristrutturare e riqualificare il Museo dell’Alfa Romeo? Stiamo creando, forse, strutture ricettive per ospitare visitatori e turisti e stiamo qualificando attrattive possibili entro il 2015, come la frazione Valera che dovrebbe essere chiusa al traffico e ristrutturata, adibendola a organizzazione mostre, mercatini, manifestazioni e come è coinvolta la popolazione e la Pro Loco?

Si sta pensando, per esempio, a coinvolgere gli Enti Provinciali e Regionali o anche il FAI per individuare e valorizzare Ville, corti o beni presenti sul territorio? Come aumenterà l’occupazione? Gli aresini, specie i giovani, che ruolo avranno nella organizzazione e gestione della manifestazione? Quali benefici avranno per partecipare all’Esposizione e avranno possibilità di acquistare biglietti ridotti e prezzi agevolati per trasporti o parcheggi? In termini economici, quali entrate e quali spese ci  aspettiamo e avremo utili? Mille domande si accavallano, mille speranze e mille dubbi. Per ora  posso fare un solo esempio concreto: finora ad Arese ha visto la posa di cartelli per segnalare la chiusura del ponte di via Stephenson a inizio 2012 e promettevano la riapertura a luglio 2013, poi corretti perché avvisavano della chiusura di via Belgioioso fino ai primi di settembre 2013 (foto 1), poi ricorretti e adesso non indicano alcuna chiusura lavori (foto 2). Se le cose vanno avanti così, bisogna essere preoccupati, Più o Meno?

                                                                                                                    Francesco Gentile   

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Foto 1:                                                                          Foto 2:

 

 

 

 

 

 

                                                                      

 

 

27 pensieri su “Expo: c’è da preoccuparsi?

  1. da Facebook di QuiArese:
    Gabriella Moretti: At qui arrese. Io come cittadino ho il dovere di segnalare quanto di mia conoscenza, poi le inchieste le fanno i giornalisti o qualcun altro.

  2. da Facebook di QuiArese:
    Carlo Piva: @di lillo.il mercato è fermo ed anche le decisioni,ma non vi è dubbio che gli operatori chiederanno le soluzioni piu’ vantaggiose,come non vi è alcun dubbio che intorno al centro commerciale ci sta’ bene la residenza,attualmente sono previsti 1500 appartamenti nel caso il mercato si muova gli appartamenti si moltiplicheranno.

  3. da Facebook di QuiArese:
    Antonio Lepore: Io non mi meraviglierei più di tanto anche se l’ho scritto più volte. Infatti i soldi non ci sono e le banche non finanziano più i sogni dei desideri, Vedasi Sansovino e Expo’ 2015 che è tuttora a rischio, ma non è frutto della mia fantasia lo indicano i fatti per chi li vuole vedere, oppure io vedo cose inesistenti.

  4. da Facebook di QuiArese:
    Gianfranco Vizzotto: Il Museo Alfa Romeo di Arese, da martedì 1 febbraio 2011, fa parte del patrimonio culturale collettivo.
    La Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia, al termine dell’istruttoria avviata all’inizio di luglio, ha infatti confermato il vincolo.
    Il risultato ottenuto è importante e lo si deve principalmente al sindaco di Arese Gianluigi Fornaro, che all’epoca aveva chiesto alla Soprintendenza l’adozione di un provvedimento di tutela intersettoriale dei beni, mobili e immobili, dalle auto all’archivio, agli stabili che le contengono. (amicimuseoalfa.altervista.org)
    In Fiat, da professionisti quali sono, sanno, sicuramente e di conseguenza, come devono comportarsi.

  5. da Facebook di QuiArese:
    Maria Dilillo: @Carlo Piva. se non sbaglio, c’è una vasta area destinata alle attività industriali a meno che non stai dicendo che Tea aspetta che anche la destinazione d’uso di quest’area vanga cambiata in residenziale…

  6. da Facebook di QuiArese:
    QuiArese: Gabriella, per quanto ne sappiamo molte auto storiche presenti al museo vengono spesso inviate a manifestazioni fieristiche o gare storiche e le lamentele che sono nella nostra memoria riguardano il fatto che le vetture rimangono spesso troppo a lungo rispetto al ragionevole e quindi non sono temporaneamente presenti nella struttura museale. A noi risulta che anche le vetture di interesse storiche siano sotto il vincolo delle Beni Culturali e quindi non pensiamo possano essere vendute. Purtroppo non abbiamo informazioni di prima mano. Forse l’associazione Amici del museo potrebbe saperne si più e aiutarci a capire. Prima di parlare di “museo depredato” saremmo comunque un po’ più cauti…

  7. da Facebook di QuiArese:
    Carlo Piva: proposte di insediamento per nuove attivita’ ci sono state,ma non sono state accolte perché la propieta’ dell’area ha cominciato a pensare ai valori che avrebbe assunto il terreno con il cambio di destinazione,pertanto ha preso nota delle richieste ma ha cominciato a temporeggiare adducendo motivazioni burocratiche.

  8. da Facebook di QuiArese:
    Gianfranco Vizzotto: Caro Antonio, questo scambio di idee mi fa venire in mente, a proposito delle regole, che pur sempre devono esserci, il di Tremonti pensiero, da lui stesso immediatamente disatteso, “Tutto è libero tranne ciò che è vietato dalla legge”; un criterio tipicamente inglese, ma opposto alla filosofia germanica che auspica: “Tutto è vietato tranne quello che è permesso”. Quale potrebbe essere l’italiano pensiero? Io direi: “Provaci poi vediamo”; credo che la montagna di regole che incombe e ci sovrasta, anche nella piccola Arese, da altro non derivi che da quell’individualismo, da quella indifferenza e da quella endemica indisciplina autoassolutoria che è tipica dei fantasiosi popoli latini. Si è detto appena ieri, sintetizzo: “Cominciamo dai bambini”; lo avessimo mai fatto veramente, oggi, di molte di quelle regole, potremmo fare tranquillamente a meno.

  9. da Facebook di QuiArese:
    Antonio Lepore: @Gianfranco Grazie, ma ne ho perso ancora un pò, sono perplesso sul nuovo che avanza anzichè prendere spunto di ciò che si racconta si reagisce in quel modo improduttivo. Io normalmente non scrivo fesserie per poi rinnegare di averle scritte o dichiarate, gli episodi narrati sulle difficoltà di aprire un’attività ad Arese mi è stata realmente raccontata. Vi è stato un periodo dove i Regolamenti Comunali sulle ATTIVITA’ ECONOMICHE nascevano come funghi a partire dall’inizio 2000 come da indicazioni prese dal sito Comunale e cioè: quelli con ??? non sono firmati e sembrano regolamenti anonimi mentre tutti gli altri Regolamenti sono tutte della Giunta Perferi .
    Regolamento relativo impianti stradali di distribuzione dei carburanti – C.C. N.87 del 19/12/2005 pag. 12 Regolamento Piano Edicole – C.C.N.74 del 22/12/2004 Prassi coop pag. 38???
    Regolamento Servizio Autonoleggio con conducente- C.C.N.60 del 26/9/2002 pag.13
    Regolamento Servizio taxi – C.C.N. 96 del 11/12/2000 pag. 14 –
    Regolamento disciplina dei luoghi di pubblico spettacolo – C.C.N.58 del 17/7/ 2003 pag. 9 Regolamento Esercizio attività di Estetista- C.C. N.12 del 22/6/2007 pag.10 ???
    Regolamento di Esercizio attività di Parrucchieri – C.C. N.11 del 22/5/2007 pag. 9 ??? Regolamento relativo agli Esercizi di Vicinato – C.C. N. 66 del 28.11.2005 pag.7 -Regolamento relativo alle Medie Strutture di vendita – C.C. n.101 del 29.11.2001 pag. 12 PERFERI
    Regolamento relativo al Commercio su aree pubbliche- C.C. n. 13 del 10.3.2003 – Modificato con delibera del C.C. n. 96 del 18.12.2003 – Modificato con delbera del C.C. n. 75 del 28.11.2005 pag. 25.
    Criteri per il rilascio delle autorizzazioni dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande – Prassicoop pag. 70 ??? Regolamento relativo alle sale giochi e apparecchi da intrattenimento- 13 pag. ???

  10. da Facebook di QuiArese:
    Gianfranco Vizzotto: Caro Antonio, stai perdendo il tuo tempo: pensi e scrivi dando per scontato che ad Arese esista un Assessorato alle Attività Produttive funzionante. In effetti deve assolutamente essere così perché qualcuno, non so chi, si sta sicuramente occupando di promuovere ed incentivare l’insediamento di nuove attività produttive e di adottare provvedimenti tesi a supportare il tessuto economico locale, oggi, subito e non domani, come potresti sentire rispondere.
    Niente di speciale; un esempio può essere la riduzione, delle tasse di competenza comunale, alle nuove attività produttive. Sarebbe anche interessante avere dati certi sulla efficacia dello Sportello Unico per le Attività Produttive, in termini di tempi di attesa, semplificazione organizzativa, semplicità di interfaccia ecc.
    Si sarebbe interessante perché tutto questo significa governare e non semplicemente gestire subendo.

  11. da Facebook di QuiArese:
    Antonio Lepore: @Luca Spiacente ma quei nomi non saranno mai disponibili non li conoscevo e non li conoscono ma di sicuro quelle lamentele erano chiaramente degli impedimenti a fare IMPRESA. Ma pensavi davvero che io abbia filmato decine d’incontri e registrato tutte le lamentele espresse??? Adesso hai le chiavi del Comune dimmi Tu quante imprese sono nate a partire dal 2010 avrai subito la Risposta. Io senza sapere nulla, sono certo che sono morte parecchie Imprese. Ma dai siamo seri, se adesso farai parte della Commissione Affari Istituzionali studia e preparati bene. Aspetto iniziative per favorire formazioni di nuove imprese.
    COPIA INCOLLA ma francamente non so cosa ci sia scritto in questi regolamenti ma rappresenatano il massimo della semplificazione. Attività economiche

    Regolamento relativo impianti stradali di distribuzione dei carburanti – Regolamento relativo impianti stradali di distribuzione dei carburanti
    Regolamento Piano Edicole – Regolamento Piano Edicole
    Regolamento Servizio Autonoleggio con conducente – Regolamento Servizio Autonoleggio con conducente
    Regolamento Servizio taxi – Regolamento Servizio taxi
    Regolamento disciplina dei luoghi di pubblico spettacolo – Regolamento disciplina dei luoghi di pubblico spettacolo
    Regolamento Esercizio attività di Estetista – Regolamento Esercizio attività di Estetista
    Regolamento di Esercizio attività di Parrucchieri – Regolamento di Esercizio attività di Parrucchieri
    Regolamento relativo agli Esercizi di Vicinato – Regolamento relativo agli Esercizi di Vicinato
    Regolamento relativo alle Medie Strutture di vendita – Regolamento relativo alle Medie Strutture di vendita
    Regolamento relativo al Commercio su aree pubbliche – Regolamento relativo al Commercio su aree pubbliche
    Criteri per il rilascio delle autorizzazioni dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande – Criteri per il rilascio delle autorizzazioni dei pubblici esercizi di somministrazione di alimenti e bevande
    Regolamento relativo alle sale giochi e apparecchi da intrattenimento – Regolamento relativo alle sale giochi e apparecchi da intrattenimento.

  12. da Facebook di QuiArese:
    Gabriella Moretti: At quiarese. Ricordo solo io che in tempi recenti su giornali era apparsa la notizia di turisti tedeschi in visita al museo che lamentavano il fatto che non c’erano più delle auto storiche. Se guardate su un sito di alfisti nei loro post discutono del fatto che auto storiche sono andare a Torino o vendute in Giappone. Dell ultima Alfa 75 prodotta e che era esposta pare non vi sia più traccia.
    Luca, io penso che i cavilli burocratici non siano dettati dal comune ma sono quelli che ci sono a livello nazionale e non è poco. Quello che forse si potrebbe fare e’ alleviare tutti i vincoli burocratici aiutando le imprese ad insediarsi creando ad esempio un agenzia che li aiuti con tutte le pratiche burocratiche: esempio vigili del fuoco, leggi sulla sicurezza del lavoro, impiantistica a norma, domande per linee telefoniche, acqua, luce gas.

  13. da Facebook di QuiArese:
    Luca Nuvoli: io ho fatto una domanda ben precisa di indicarmi quelli che tu o i soggetti con i quali hai parlato, ritenete essere gli impedimenti all’attività d’impresa presenti nello Statuto. Credo che, in sede di revisione generale sarà nostra cura tener conto anche dei tuoi suggerimenti. Sempre che arrivino.

  14. da Facebook di QuiArese:
    Antonio Lepore: @Luca Come ho chiaramente riferito, il tutto è avvenuto in occasione di alcuni incontri avvenuti vicino sui banchetti elettorali. Anzichè chiedermi quali sono i lacci e laccioli che ostacolano le nuove imprese vai a vederti i sospesi o le domande chiuse in qualche cassetto. Io ho ritenuto vere quelle lamentele, considerle anche tu e fai le tue verifiche e se cosi non fosse fai un comunicato a caratteri Cubitali. Ma di queste lamentale non ne hai mai sentito parlare ??? I casi di AUSTRIA E SVIZZERA sono a te sconosciute??? Li si aprono aziende in 30 min. Luca P.f.Confido che vi saranno interventi in ogni caso io non ho nessuna idea per fare una nuova azienda ma ti segnalo che ne ho avuta una dal 1999 al 2004 ma preferisco non piangere sulla tua spalla.

  15. da Facebook di QuiArese:
    Claudio Moschin: Direi che illustra bene la situazione di Arese, oggi. Concordo (purtroppo)

  16. da Facebook di QuiArese:
    Stefano Madella: Ussignur n’altra commissione. Per portare impresa ci vuole esperienza specifica, per fare impresa ci vogliono spazi di manovra. Arese è un dormitorio, acculturato, spocchioso, disinteressato, ma soprattutto malservito, circondato da centri commerciali e autostrade. Le uniche imprese possibili sono benzinai e parcheggi per i camion.E mentre lo scrivo mi viene da piangere.

  17. da Facebook di QuiArese:
    Luca Nuvoli Lepore, mi può citare o meglio elencare i cavilli presenti nei regolamenti del consigli comunali, nella fattispecie di Arese, che scoraggerebbero il fare impresa? Da membro della commissione affari istituzionali vorrei approfondire la cosa

  18. da Facebook di QuiArese:
    Gianfranco Vizzotto: Riaprire un Museo nel deserto culturale, non mi sembra un’idea plausibile; gli spocchiosi aresini hanno voluto la dissoluzione dell’Alfa Romeo e non saranno certo i nostri amministratorini a risollevarne le sorti. Fiat avrebbe sicuramente valorizzato il Centro Direzionale all’interno del quale risiede il Museo.Oggi ad Arese avremmo potuto disporre di una struttura d’eccellenza simile al Lingotto di Torino; Fiat non bussa mai due volte. E’ così che, invece di ostentare un polo di attrazione a livello mondiale, ci dovremo pateticamente accontentare di un colossale Iperdì. A Firenze dicono: “Per i bischeri non c’è paradiso!”

  19. da Facebook di QuiArese:
    Antonio Lepore: @Maria. Scusami ma io durante i Banchetti elettorali ne ho incontrato e parlato con un paio di nuovi possibili imprenditori che intendevano …………………….e la domanda che mi hanno Posto : Ma voi eliminerete tutti quei cavilli inseriti nei regolamenti Comunali contro chi vuol fare impresa ??? ma in politichese gli ho risposto Vedremo, Faremo Valuteremo ,Verichicheremo un sacco di emo, emo, emo ed ancora emo, di risposta mi è stato detto che con quei emo non si va da nessuna parte; infatti mi avevano detto che avevano gia rinunciato, sono ancora li che aspettano che si cambino quelle regole. Quasi 2 anni di Black out pensi proprio che aspettano il Comune di ARESE????? ma forse.

  20. da Facebook di QuiArese:
    Maria Dilillo: Ma se ci sono in giro aziende con idee innovative perchè non si fanno avanti?? Per quanto riguarda il museo Alfa, se foste venuti al c.c. avreste saputo che questa amministrazione sta lavorando su tutti i fronti per far togliere il vincolo che un’altra amministrazione ha fatto mettere e per far riaprire il museo. Invito anche il Comitato degli amici del Museo Alfa Romeo a collaborare, se già non lo fa, con l’amministrazione per raggiungere tale scopo importante per il nostro territorio…

  21. da Facebook di QuiArese:
    Carlo Piva: la proposta migliore per l’area alfa era quella fatta dalla fiat relativamente al museo,la fiat proponeva di sfruttare il museo a fini turistici con la costruzione di hotel e ristorante,e abbinando il museo ad un reparto del centro stile alfa, qualcuno ha avuto l’idea di vincolare il museo e di sottometterlo alla sovrintendenza,risultato la fiat lo ha chiuso perché non ha accettato l’idea di sostenere le spese della struttura gestita da altri,lo ha ritenuto un vero e proprio espropio,a mio avviso andava semplicemente fatta una convenzione tra comune e fiat senza alcuna imposizione.

  22. da Facebook di QuiArese:
    la Redazione: Gabriella, da dove le giunge la notizia che il museo Alfa sia stato depredato? Non ci risulta che sia cosi…

  23. da Facebook di QuiArese:
    Gabriella Moretti: Aggiungo per quanto riguardacla città dei motori. Il museo alfa pare sia stato depredato Valera invece è di proprietà privata e non mi pare che ci siano progetti come citato. Sarebbe molto bello.

  24. da Facebook di QuiArese:
    Gabriella Moretti: Tempo fa anch’io mi ero posta la medesima domanda: possibile che non si riesca nella zona ex alfa a fare qualcosa che non sia il solo parcheggio? Si potrebbero creare degli incentivi (come hanno fatto a Chiasso) per attirare imprese che si installano ad Arese e che diano lavoro ai nostri giovani evitando quindi che si spostino per andare a lavorare in altre città? Giorni fa in tv hanno fatto vedere un azienda innovativa che crea nuovi prodotti e nuovi posti di lavoro (nel Triveneto) e a questa azienda regione o comune ha messo a disposizione nuovi spazi a condizioni agevolate. Perché la regione il comune ma la Tea stessa non valuta la possibilità di fare questo? Solo catrame per asfaltare deciso da persone con poca lungimiranza, invece di portare clienti da altre città perché Tea non fa di più per i suoi clienti più immediati che sono quelli più prossimi al nuovo centro commerciale? Più facile buttare i soldi cosi’ per altri progetti bisogna pensare. Ufficio marketing Iper se ci sei di la tua?

  25. da Facebook di QuiArese:
    Antonio Lepore: @Francesco Grande come sempre ma non peoccupiamoci più di tanto “STANNO LAVORANDO” e su questo non vi sono dubbi un bel +; ma che tutte le problematiche ipotizzabili dai dati disponibili……..vi potrebbero essere condizioni di vita peggiorative rispetto all’attuale dubito che siano in esame ovviamente io parlo per me ed ho qualche dubbio un bel -.

  26. da Facebook di QuiArese, MI PIACE: Massimiliano Seregni, Erika Serafin, Aureli Civalleri, Tamara Montali, Stefano Madella

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