Stamattina ho avuto la fortuna di partecipare, presso l’università Statale di Milano, alla giornata inserita nella Settimana della Letteratura Inesistente e alla presentazione dell’ Enciclopedia degli Scrittori Inesistenti 2.0, pubblicata da Homo Scrivens, un’interessante Casa Editrice di Napoli, nata come Laboratorio e poi diventata nel 2002 “Compagnia di scrittura”, costituita da scrittori che hanno deciso, due anni fa, di fare il passo nell’editoria, lanciando anche tanti giovani esordienti.
Oggetto della conferenza, coordinata da Andrea Scarabelli – edizioni Bietti era: “Gli pseudobiblia e l’inesistenza” con gli interventi interessanti e citazioni del Prof. Davide Bigalli – docente di Storia della Filosofia e del Prof. Massimo Parodi – docente di Storia della Filosofia Medievale, entrambi dell’ Università degli Studi di Milano. Ci sono libri mai esistiti che, per tradizione o passaparola o chissà, come risultano esistenti così come autori inesistenti che sembrano esistere …
Aldo Putignano: editore, scrittore e curatore E.S.I., ha raccontato come tanti incontri e tante idee, hanno fatto nascere questa “Enciclopedia” beneficiando della collaborazione di centinaia di scrittori, che hanno contribuito a stilare profili di Scrittori Inesistenti. Essa è diventata una grande opera, che comprende 500 verosimili autori inesistenti e frutto di un immaginario collettivo, molto coinvolgente e spesso simpaticissima, come ha fatto capire ai presenti Giancarlo Marino – scrittore e curatore dell’ Enciclopedia che ha descritto alcune delle schede con grande bravura dialettica e scenica.
La presentazione ha incuriosito i presenti e io che ho già da tempo il volume ho avuto modo di cogliere aspetti che non avevo intercettato alla prima lettura: perché adesso ricomincio per approfondire …
Tieni presente, Alfred, che non si tratta di un romanzo, ma di un’enciclopedia …
Si, come dici tu, è veramente difficile. Nonostante io sia un appassionato di fantascienza, nelle mie letture mi piace che tutto alla fine abbia un senso compiuto, per quanto fantasioso e proiettato in altri pianeti, in altre tipologie di umanità, con altre regole e con altri valori. Detto così mi sembra uno stile molto fantasioso, credo che potrebbe anche piacermi.
da Facebook, MI PIACE: Serena
@ Alfred: Ti faccio un esempio di libro inesistente ma esistente: Wikipedia. Viene fatto dagli utenti di internet e ognuno scrive quello che sa o che vuole, gli altri leggono e prendono tutto per buono, col rischio che qualcosa di inesistente diventi esistente ovvero oggetto di ricerche, critiche, articoli di giornali, ecc. L’esempio di persona inesistente ma esistente è Topolino: non esiste, ma tutti siamo cresciuti con lui e le sue avventure e chi ha il coraggio di dire che è inesistente? Difficile, vero? ma è così ed è anche divertente. L’Enciclopedia degli scrittori inesistenti ovvero di scrittori inventati è gradevolmente leggibile e curiosa: nulla dice che tra qualche tempo non sentiremo parlare di XO-251 nato a Ginevra nel 7987 e morto all’Isola d’Elba nel 9872, massimo esponente della Librotica oppure di Bimbo Banan (Giungla Congolese 1900 ca) che fu abbandonato appena nato nella foresta e cominciò a scrivere su bucce di banana la sua storia … oppure ci appassioneremo al Bancomat un Genere Letterario nato nel XXI sec ad opera di rivoluzionari letterati dell’Economia della Crusca … Tutto inesistente … O esistente????
Sono incuriosito da quanto ci racconti, non avevo mai sentito parlare di scrittori inesistenti con schede che ne descrivono le caratteristiche ne di libri inesistenti. Immagino che la cosa sia logica, come si fa a sentire notizie di qualcuno o qualcosa che non esiste? In effetti non ho capito quale sia la notizia, quale filone letterario si schiude dietro ad una notizia del genere.
da Facebook, Gianni: Grazie all’inviato Franco