Grandi progetti, piccole soluzioni. Più o Meno…

 

06 febbraio 2014 – Mentre si discute sul futuro della viabilità aresina, apprendiamo che in Regione c’è chi pensa ad un’Area C per il centro cittadino. Tra rotonde e semafori Più o Meno intelligenti, arrivano Tizzoni ardenti sull’equilibrio di Arese. A Milano lo scopo della creazione di Area C fu quello di abbattere i veleni delle auto e man mano la zona interessata si è allargata e si allargherà, in quanto gli effetti del blocco sono esigui e i risultati dipendono molto dal tempo: se piove lo smog diminuisce. Un’Area C solo per il nostro centro storico, che copre una superficie piccolissima, è inutile considerando la mole di traffico veicolare che circonda e circonderà Arese, secondo le varie discussioni e dati che leggiamo nei post del giornale. Tra qualche tempo ci troveremo ad avere aria pessima, pagando anche per l’accesso in centro. 

Lo stesso Consigliere Regionale Tizzoni si pone dei dubbi e leggiamo, in coda all’articolo di QuiArese, che propone una “formula ideale”: una zona a traffico limitato. Noi lettori siamo contenti quando notiamo come le idee nascono, crescono e muoiono nel giro di un’intervista, subito sostituite da “idee” più “ideali”… Ci rendiamo conto che, forse, un pensiero concreto non c’era fin dall’inizio. Piuttosto, preferiamo guardare la realtà: camminando in centro, ieri mattina, abbiamo rilevato che su quattordici auto in sosta solo una aveva il disco orario sul cruscotto: il centro storico invece di essere un luogo di passaggio e di commercio diventa così un parcheggio a lunga sosta.

Interessante sarebbe anche girare un po’ per le strade, che non siano il sempre più noto e discusso asse Gran Paradiso – Sempione – Nuvolari, e vedere come non vengono rispettate le più elementari norme di sosta. Evitando la ripubblicazione di foto di sosta selvaggia dei mesi scorsi, la nuova foto mostra come una strada, via Valera, con regolamentari segnalazioni di sosta, può essere “ristretta” e resa pericolosa da automobilisti che parcheggiano senza “attenzione”, fuoriuscendo dalle righe e occupando la visibilità non solo a chi percorre la strada ma anche a chi deve uscire dalle corsie dei box dei vari condomini e a chi deve attraversare sulle strisce pedonali.  Non ci sono foto dei vari cruscotti, ma nessuno aveva, posizionato il disco orario dove è richiesto…  Questi esempi possono far capire che a fronte di grandi progetti, ne esistono piccoli che possono essere risolti con facilità a favore una qualità della vita migliore, Più o Meno.

Francesco Gentile

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13 pensieri su “Grandi progetti, piccole soluzioni. Più o Meno…

  1. Da Facebook, Gennaro: …forse lì non succede perché è consentito il parcheggio in terza…ma che dico…in quarta fila…

  2. da Facebook di QuiArese: Silvana Belloni
    Condivido in pieno Sig. Gentile le sue osservazioni. E’ l’attenzione nelle piccole cose cose che manca. Ma chi ha mai sentito dire che non si buttano le cartacce per strada (guardare per favore i bordi stradali all’scita di Arese dall’autostrada!) oppure che si raccolgono gli escrementi dei nostri cani per strada, ma ANCHE E SOPRATTUTTO NELL’AREA CANI!!!! Chi racconta che è una questione di qualità personale parcheggiare la propria automobile DIRITTA all’interno delle strisce dei parcheggi anche se per fare questo sono necessarie due manovre. Basta guardare i posteggi del supermercato: uno arriva, curva ed è fatto. L’automobile tiene due posti, ma chi se ne frega!
    E quanti altri esempi che ti fanno dedurre che la qualità oggi è merce rara!

  3. da Facebook, Carlo Aceti: Una vergogna quelle auto che fuoriescono dalle apposite strisce ostacolando il grande traffico su quell’arteria stradale che va da Arese nord ad Arese sud. Qui non succede !

  4. In effetti parcheggiare mezzi molto lunghi come il camioncino in foto in parcheggi per auto introducono dei rischi gravi per l’incolumità di ciclisti, motociclisti ma anche di automobilisti che transitano su quella via. Le auto sporgenti sono senza dubbio frutto di scarsa attenzione da parte dei loro autisti, più preoccupati di non perdere tempo o di parlare al telefonino (come succede oggi) che di parcheggiare la propria macchina in modo regolamentare. La soluzione? Multe doppie, parcheggio irregolare e intralcio alla circolazione. Per quanto riguarda la zona a traffico limitato, ad Arese …. sarà per fare cassa con le multe … non certo per razionalizzare il traffico! Tipico per le decisioni municipali.

  5. da Facebook di QuiArese, Antonio Lepore: Razionalizzazione della di pali inutili per indicazioni installati in posti senza una logica, Pali arrugginiti mai manutentati , Parcheggio POSTE ITALIANE da ghetto, Armadietti di varie fogge e dimensioni SIP/ Telecom e forse qualcuno eliminabile ??? ect………… DECORO URBANO ???????

  6. da Facebook di QuiArese, MI PIACE: Angela, Antonio Lepore, Gianfranco Vizzotto, Maria Dilillo, Filippo Riva, Anna Zagaria

  7. Gianni, in poche ore l’articolo ha ricevuto vari MI PIACE e commenti su Facebook da parte di aresini.
    Per capire: “Teoria della relatività” di Einstein.

  8. effettivamente queste auto in sosta selvaggia sono un vero schifo, sono rimasto esterrefatto da quella foto. Speriamo che a napoli queste cose non accadano mai

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