Dopo anni di pace e tranquillità ad Arese, si rivoluziona tutto …
da Corriere MI.it
4 pensieri su “Tempi duri …”
da Gianni, via mail: non ho un ‘opinione in merito, vi sono vantaggi e svantaggi, a via arenaccia (per esempio) la nascita della coop al posto dell’ex sip ha salvato la zona dal degrado.
via mail da Gigi: E’ IL PROGRESSO !!!!! — O IL REGRESSO ??????
E’ COSI’, MIKE.
ANCHE QUI NEL RAGGIO DI 3 KM SIAMO CIRCONDATI DA 25 TRA SUPER E CENTRI COMMERCIALI …
I NEGOZIETTI CHIUDONO E NON SOLO … GIRANDO , SAPESSI QUANTE FABBRICHETTE SONO CHIUSE! UNA TRISTEZZA.
E’ VERO CHE IL CENTRO COMMERCIALE AD ARESE PORTERA’ OCCUPAZIONE PER OLTRE 1200 POSTI, MA HA RAGIONE CHI PROTESTA PER LA VIABILITA’, PER L’INQUINAMENTO E PER LA DISTRUZIONE DI NEGOZI ARTIGIANALI …
E’ LA GLOBALIZZAZIONE …
Grillo è venuto a visitare l’area EXPO e devo dargli ragione quando dice che il tutto si sta facendo per creare speculazioni future, trasformando un’area agricola in edificabile. Ricordi il film su Napoli di Rosi “Le mani sulla città”?
Un abbraccio
da Mike via mail: Caro Franco,
i centri commerciali sono la causa principale della desertificazione dei tradizionali quartieri commerciali delle città ed in particolare dei centri storici. A Roma, per esempio, solo il mio quartiere (Tuscolano, circa 400 mila abitanti) ha visto chiudere più della metà dei negozi, per la verità ciò dovuto anche in parte al perdurare della crisi economica.
Nel raggio di due km da casa mia ci sono ben 5 centri commerciali, che hanno portato ad un incremento pazzesco del traffico, specialmente durante i weekend e, di conseguenza, dell’inquinamento.
Io penso che ai pochi vantaggi di poter comprare più cose (spesso non strettamente necessarie) presso un centro commerciale, gli svantaggi procurati alla collettività ed in particolare ai residenti delle aree limitrofe, sono nettamante maggiori dei vantaggi.
Una buona settimana a tutti!
da Gianni, via mail: non ho un ‘opinione in merito, vi sono vantaggi e svantaggi, a via arenaccia (per esempio) la nascita della coop al posto dell’ex sip ha salvato la zona dal degrado.
via mail da Gigi: E’ IL PROGRESSO !!!!! — O IL REGRESSO ??????
E’ COSI’, MIKE.
ANCHE QUI NEL RAGGIO DI 3 KM SIAMO CIRCONDATI DA 25 TRA SUPER E CENTRI COMMERCIALI …
I NEGOZIETTI CHIUDONO E NON SOLO … GIRANDO , SAPESSI QUANTE FABBRICHETTE SONO CHIUSE! UNA TRISTEZZA.
E’ VERO CHE IL CENTRO COMMERCIALE AD ARESE PORTERA’ OCCUPAZIONE PER OLTRE 1200 POSTI, MA HA RAGIONE CHI PROTESTA PER LA VIABILITA’, PER L’INQUINAMENTO E PER LA DISTRUZIONE DI NEGOZI ARTIGIANALI …
E’ LA GLOBALIZZAZIONE …
Grillo è venuto a visitare l’area EXPO e devo dargli ragione quando dice che il tutto si sta facendo per creare speculazioni future, trasformando un’area agricola in edificabile. Ricordi il film su Napoli di Rosi “Le mani sulla città”?
Un abbraccio
da Mike via mail: Caro Franco,
i centri commerciali sono la causa principale della desertificazione dei tradizionali quartieri commerciali delle città ed in particolare dei centri storici. A Roma, per esempio, solo il mio quartiere (Tuscolano, circa 400 mila abitanti) ha visto chiudere più della metà dei negozi, per la verità ciò dovuto anche in parte al perdurare della crisi economica.
Nel raggio di due km da casa mia ci sono ben 5 centri commerciali, che hanno portato ad un incremento pazzesco del traffico, specialmente durante i weekend e, di conseguenza, dell’inquinamento.
Io penso che ai pochi vantaggi di poter comprare più cose (spesso non strettamente necessarie) presso un centro commerciale, gli svantaggi procurati alla collettività ed in particolare ai residenti delle aree limitrofe, sono nettamante maggiori dei vantaggi.
Una buona settimana a tutti!