Perché il sito di EXPO è stato scelto proprio lì?
Dopo gli ultimi fatti di cronaca io l’ho capito così:
Questo post può essere commentato su Facebook direttamente cliccando qui “Un pensionato da salvare”
Perché il sito di EXPO è stato scelto proprio lì?
Dopo gli ultimi fatti di cronaca io l’ho capito così:
Questo post può essere commentato su Facebook direttamente cliccando qui “Un pensionato da salvare”
Gianni, io penso che non è sufficiente avviare progetti perché bisogna anche realizzarli e io aspetto fiducioso. Probabilmente Renzi ha sbagliato quando esponendo i suoi obiettivi ha fissato delle tempistiche senza pensare che mille e più persone gli avrebbero messo i bastoni fra le ruote. Quando ci si espone così è facile che ci si bruci e la prudenza non fa male.
Devo ammettere, ma l’ho anche scritto a suo tempo, che non mi è ancora chiaro perché gli 80 euro sono stati “inventati” come prima ipotesi solo a chi, come dice Michele, un reddito ce l’ha già, non sufficiente è vero, ma sicuramente superiore a chi è disoccupato, a chi è esodato, a chi prende pensioni minime ecc ecc.
Anch’io, come Michele, penso che bisogna fermarsi un attimo e aspettare, in modo che ognuno di noi potrà verificare cosa succederà anche dopo le elezioni europee, in cui si parla poco di Europa e molto di Italia in termini di promesse e bla bla bla, come ho scritto nella mia ultima vignetta del MILANAPOLETANO.
Faccio, infine, outing: ancora una volta, con molto disgusto, alle Europee darò la mia fiducia al Centrosinistra (anche dopo gli ultimi fatti “tangentopoleschi”), ma alle elezioni per l’Italia o per Comuni e Regioni ci penserò bene perché mi interessano programmi e concretezza.
Con stima per le tue convinzioni, un abbraccio.
da Mike, via mail: Gianni, Potrei replicare a lungo sulle tante bugie e giravolte fatte negli ultimi 10 mesi dal tuo caro Renzi, ma preferisco finirla qui!
da Gianni via mail: mi risulta che gli 80 euro siano stati estesi anche ai lavoratori in mobilità e disoccupati. Ma aquanto pere dare qualcosa di più alla gente è diventata una colpa. in questo paese grillo ha iniettato il seme dell’odio e del “cupio dissolvi”. Dopo 10 anni, perlomeno, si ricomincia a mettere qualcosa invece di togliere e questo scatena l’inferno. E’ chiaro che bisognava cominciare da qualcuno, l'”erga omnes” si potrà fare solo con la riforma fiscale ma vi ricordo che renzi è in carica da un paio di mesi e voi vi siete tenuti e votato Berlusconi per 20 anni ed adesso fate i critici e moralisti. Ha fatto e comunque avviato più cose renzi in due mesi che questi signori compresi i miei in 20 anni. i miei non riuscivano neanche a iscrivere il pd al pse. buona giornata
Mike, grazie per il riferimento alla mia nota sotto forma di vignetta …
Su quanto hai scritto sull’economia, non posso obiettare: ho scritto anch’io certe cose nei giorni scorsi e tu ne hai aggiunte altre che sono state molto argomentate e precise. Sono d’accordo!!!!
E domenica dobbiamo andare a votare per le Europee … sto soffrendo!
Ciao, Franco
da Mike, via mail: Caro Frank,
su EXPO hai visto bene!
A proposito delle bugie di Renzi e della sua corte dei…..miracoli, leggetevi l’articolo pubblicato oggi su il fatto quotidiano, al seguente link: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/05/18/firenze-nardella-al-servizio-del-denaro-a-sua-insaputa/990106/.
Con l’occasione ti/vi invio una mia considerazione sulla economia politica di questo governo, dettata dalla mia forte indignazione e preoccupazione per come oggi vanno le cose.
Renzi, mentre promette di voler aiutare chi non ha un lavoro, elargisce 80 euro a chi invece ha il lavoro ed uno stipendio fino a 1.500 euro mensili, dimenticando proprio chi un lavoro non ha e chi vive in condizioni economiche precarie, addirittura in stato di povertà.
Insomma non capisco perché il suo interesse sia rivolto solo ed esclusivamente ai lavoratori dipendenti con determinate caratteristiche, escludendo, invece, qualche milione di pensionati che vivono con un assegno non superiore ai 500 euro mensili, accentuando così un effetto distorsivo di equità.
Ha detto che ha inteso così restituire ai dipendenti la perdita del potere d’acquisto del proprio salario subita negli ultimi 4 anni, ma gli è sfuggito che la stessa perdita è stata subita anche dai pensionati da lui esclusi senza alcuna giustificazione.
Crede così di aver compiuto un atto di giustizia sociale, ma in realtà il suo è stato un atto di vera ingiustizia sociale avendo trascurato proprio coloro che sono più bisognosi e più colpiti dalla crisi.
Sottoposto a feroci critiche, ha promesso vagamente che provvederà anche a questi ultimi, ma chissà quando e in che misura e, naturalmente, sempre che si trovino in futuro le risorse sufficienti.
Comunque, perché non ci ha pensato prima? Perché non ha deciso in primis di aiutare proprio coloro che hanno più necessità? Una risposta convincente per ciò non è mai stata fornita. Io però la conosco: è stato adottato per un mero calcolo politico-elettorale in vista delle imminenti elezioni europee.
Inoltre il nostro Premier è convinto che gli 80 euro possano far incrementare i consumi, ma è possibile che non si sia reso conto che la riduzione dei consumi è dovuta, nella maggior parte dei casi, agli estremi disagi in cui si trovano le centinaia di migliaia di persone che hanno perso il lavoro nell’ultimo anno? Molto verosimilmente, proprio aiutando i più bisognosi, che sicuramente avrebbero utilizzato l’assegno ricevuto per le loro prime necessità, si sarebbe potuto avere lo sperato effetto di incrementare i consumi.
Oggi si scopre che sono disponibili 10 miliardi all’anno per erogare gli 80 euro mensili! Come mai Letta nel 2013, asserendo di non riuscire a reperire i 4 miliardi, necessari all’abolizione dell’IMU sulla prima casa, trascorse l’intero anno a discutere se applicare questa tassa, per poi adottare la strana soluzione di farci pagare la mini IMU del 2013 a gennaio 2014 (a tempo scaduto!)? L’asserita mancanza di risorse era forse una finzione di Letta e compagni per non darla vinta a Berlusconi che aveva promesso in campagna elettorale di abolire l’IMU sulla prima casa non di lusso?
Comunque ciò che oggi costituisce il problema fondamentale è la mancanza della crescita e l’emorragia continua di posti di lavoro. Renzi cosa fa per risolvere questa critica situazione?
Si sa che i posti di lavoro non si creano per legge; infatti la riforma del lavoro elaborata dalla ministra Fornero, che secondo Monti (chissà con quale profondo ragionamento a noi incomprensibile!) avrebbe “attratto” in Italia le imprese straniere, è stata un vero disastro avendo al contrario indotto le stesse imprese italiane a fuggire dall’Italia, aumentando così la disoccupazione passata dall’8,3% a novembre del 2011 (quando Berlusconi si è dimesso) al 12,8% ad aprile 2014, con un debito pubblico ancora in aumento al punto da toccare il nuovo record del 135,2%. Oggi, inoltre, è stato rivelato che, contrariamente alle rosee previsioni annunciate dal governo, il prodotto interno lordo (PIL) è sceso dello 0,1% nel primo trimestre 2014, pari a -0,5% all’anno.
Certo che non c’è da stare allegri!
Anche la recente legge sul lavoro del Ministro Poletti (fino a tre mesi fa Presidente della Lega delle Cooperative, delle quali fanno parte Levorato e Greganti, ora arrestati per gli appalti dell’Expò di Milano), non servirà a creare nuovi posti di lavoro se non si renderanno competitivi i prodotti delle imprese in modo da incrementare commesse e volume di attività e determinare così la necessità di assumere altro personale.
E’ certo invece che non si può per legge costringere un’impresa ad assumere del personale, ma bisognerebbe promuovere il verificarsi delle condizioni affinché sia l’esigenza di mercato a richiedere altre forze di lavoro.
In conclusione, invece di sperperare inutilmente questi 10 miliardi annuali elargendo un assegno a dipendenti, molti dei quali non ne avrebbero strettissimo bisogno, non sarebbe stato più proficuo destinarli agli investimenti, o alla riduzione totale dell’IRAP per piccole e medie imprese, o comunque alla diminuzione del costo del lavoro? Oppure a sviluppare la ricerca finalizzata a creare sbocchi occupazionali nella nuova tecnologia?
Per capire cosa si può realizzare con 10 miliardi di euro all’anno, si prenda a riferimento il costo dell’EXPO’ di Milano, un’opera grandiosa attesa da 5 anni per la quale hanno lavorato e continuano a lavorare centinaia di imprese: il costo totale dei lavori in 5 anni sarà alla fine di 11,5 miliardi di euro.
Il ponte sullo stretto di Messina, tanto osteggiato perché avrebbe provocato un buco non da poco nel bilancio dello Stato, sarebbe costato 8,5 miliardi di euro in cinque anni (ultima stima).
Per dare attuazione agli 80 euro di Renzi, in cinque anni si sperpererebbero 50 miliardi di euro, senza avere la certezza che ciò servirà a creare un solo posto di lavoro! COME SIAMO GOVERNATI BENE!
ah ah ah … Gianni …
a napoli si dice casa e puteca. ma vi sono altri esempi: a napoli il palazzo della regione sta tra il palazzo di giustizia e il carcere di poggioreale
Non possono nemmeno sbatterli in galera, altrimenti non raggiungiamo l’obiettivo di ridurre la popolazione carceraria e quindi l’Europa ci appioppa una sanzione! Se proprio dobbiamo far loro scontare almeno una settimana, in galera ci possono andare senza neppure i mezzi, a piedi ci possono andare! Si sente ancora l’eco delle risate di tutto il mondo …. qualcuno, ai soliti noti, li avrà pure messi li dopo che erano già stati inquisiti altre volte! Sarebbe come assumere un gatto come baby sitter di una nidiata di topolini grassi e morbidi ….. incredibile. L’unica cosa che rimane da fare con tipi del genere non è metterli in galera ma portar loro via quanti più soldi possibile in ammende e multe e dirottare tutto a ridurre il debito pubblico italiano.
… Ma tanto … quanto ci resteranno? Nel nostro paese pochi pagano e mai gente di potere.