Concordia: rompo il silenzio.

Avrete notato che in questi anni no ho mai fatto commenti sulla vicenda della Concordia. Inutile spiegare di cosa sto scrivendo: ne hanno parlato tutti, tutti hanno tratto da questa tragedia spunti di mettersi in evidenza o, addirittura, di farci business. Io ho sofferto alla notizia dei morti e ho avuto vergogna per quanto successo. Profondamente arrabbiato per come vanno le cose nel nostro Paese, sulla lentezza dell’accertamento delle responsabilità e della giustizia. Chi non c’è più non è solo qualcuno da ricordare solo da chi li amava o li conosceva: è la traccia indelebile di giochi che sono permessi dall’indisciplina, dall’incoscienza e dal mancato rispetto delle leggi. Io non esulto perché la Concordia è stata rimossa dal Giglio e portata a Genova. Io aspetto che i colpevoli paghino e che questa nostra Italia non sia trastullo per il mondo intero per leggerezze, per errori, per malavita, corruzioni e cattiva politica. Siamo il Paese delle bellezze naturali e artistiche, ricco di fantasia e grandiosità concrete, il Paese di scrittori, musicisti, ingegneri: ebbene è per questo che ci devono apprezzare. Inutile vantarci di aver messo una pezza a una brutta figura colossale. Inutile, ad esempio, puntare sull’ EXPO per presentarci al mondo, quando ritardi, scandali e arresti faranno parte della realizzazione dell’evento, restandone nella storia. Con questa concezione di civiltà, in questo grigiore, oggi io non posso esultare … Attendo un raggio di sole.

MILANO - foto da internet

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4 pensieri su “Concordia: rompo il silenzio.

  1. con questa estate e questa politica la vedo dura per il raggio di sole. Io non so se le proposte di renzi sono giuste o meno, mi sono fatta un’idea ma non voglio convincere nessuno. Ma una cosa posso affermare con assoluta certezza: che chiunque , in qualsia settore , provi a smuovere un pò e acque trova di fronte un muro innalzato da forze politiche e non che rifiutano qualsiasi novità rispetto allo statu quo. La vicenda del senato e degli stipendi dei dipendenti del senato è emblematica. Nelle dichiarazioni di intenti o programmatiche tutti sono per il monocameralismo e per la riduzione dei costi ma poi, in pratica, le lobby condizionano anche i più nobili intenti. La riforma del senato troverà ancora più oppositori alla camera (non so se deve passare anche lì) perchè molti deputati temono che molti senatori (i big) dovranno, alle prossime elezioni, trovare posto alla camera scalzando molti di loro. Sarà il tempo, nuvoloso, che mi induce al pessimismo ma io la vedo così

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